Davide Tavernise

CATANZARO – «Quali iniziative intende assumere la Regione Calabria, anche tramite opportune interlocuzioni con Anas e l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro individuato come Soggetto Attuatore, per l’attivazione immediata di tutti gli interventi necessari per la realizzazione dei lavori della strada del Medio Savuto?».

Questa la domanda cardine dell’interrogazione che il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise ha inoltrato al presidente della Giunta Regionale in merito alla così detta “Strada che nn c’è”. Ovverosia l’arteria che dovrebbe collegare Cosenza e Catanzaro attraverso l’entroterra delle due province, collegando la Strada dei Due Mari alla Strada Statale 616, che a sua volta permette di raggiungere agevolmente l’autostrada del Mediterraneo.

«Progettata come una bretella di collegamento veloce, quale percorso alternativo all’autostrada A2, ha visto l’avvio dei lavori nel 1988, grazie ad un finanziamento da parte del Cipe di cento miliardi delle vecchie lire. Ad oggi, nonostante i 36 anni trascorsi dalla posa della prima pietra, dei 32 chilometri previsti ne sono stati realizzati solo poco più di tre, completati nel 2017, che corrono nel territorio di Decollatura lungo il confine con Soveria Mannelli. Un secondo tratto, da Soveria Nord-Borboruso al bivio Coraci, che consentirebbe di immettersi nella SS616 in direzione Cosenza, sembrava ultimato ormai da tempo ma resta ancora chiuso al traffico veicolare. Nel 2018 la competenza è passata ad Anas».

A maggio 2024, poco prima delle elezioni europee, «il Vice Presidente della Giunta Regionale ha visitato il cantiere del tratto bivio Coraci – Soveria Nord, insieme al Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria, al Presidente e al Vicepresidente della Provincia di Catanzaro, al Direttore dei lavori, al Dirigente dell’Area Tecnica della Provincia e Rup dei lavori, alle Amministrazioni comunali di Soveria Mannelli e Decollatura».

In quel frangente «è stata indicata una possibile data di fine lavori, individuando il 15 giugno come data verosimile per l’apertura al traffico del tratto di strada, ma anche questa scadenza, pur non ufficiosa, non è stata rispettata».

L’opera più impegnativa di questo breve tratto di strada, d’altronde, «è una galleria che era stata inaugurata già nel 2014, con tanto di taglio del nastro e presenza di autorità politiche e istituzionali, e anche allora era stata annunciata l’imminente apertura dei pochi chilometri che separano Soveria da Coraci. Ma siamo a fine settembre 2024 e questo tronco di strada è ancora sbarrato da transenne e non è percorribile dagli autoveicoli».

Per questo nella interrogazione «chiedo anche un serio e affidabile cronoprogramma riguardante l’apertura dei primi due tratti, dal bivio Coraci a Soveria Mannelli Nord-Borboruso e da Borboruso a Decollatura, che da troppi anni vedono annunci di una imminente apertura al traffico veicolare mai però avvenuta, al netto delle ripetute inutili inaugurazioni, tagli di nastri e passerelle elettorali».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it