CASSANO ALLO IONIO (Cs) – L’Associazione ArticoloVentuno denuncia un altro fatto curioso legato sempre ad assunzioni in seno al Municipio: ancora una volta ad entrare – al momento individuato solo “in pecore” – è un amico dell’Amministrazione comunale, un giornalista specializzato nelle marchette alla maggioranza.
Ecco la denuncia politica dell’associazione:
«In diverse occasioni, su segnalazione di numerosi cittadini, abbiamo denunciato un’anomalia ormai evidente: tutti i concorsi indetti dal Comune per diverse figure professionali premiano costantemente persone vicine a questa amministrazione.
Ancora più sorprendente è il fatto che, già al momento della pubblicazione dei bandi, il “chiacchiericcio” di piazza conosca i nomi di coloro che poi diventeranno i nuovi dipendenti pubblici del Comune di Cassano.
Un episodio particolarmente significativo si è verificato quest’estate: il concorso per una psicologa, vinto lo scorso anno da un’ex assessore dell’amministrazione, si è svolto esattamente come previsto dai rumors di piazza.
La vincitrice, che pare già da un po’ avesse occupato una stanza nel Palazzo (non si sa bene a che titolo), sarebbe dovuta entrare in servizio il 1° novembre 2023.
Tuttavia, ha chiesto al Comune di congelare la sua posizione per motivi personali, richiesta questa prontamente accolta dall’ente, a conferma di una certa accondiscendenza verso gli amici dell’amministrazione, forse un po’ anche a scapito dell’interesse collettivo.
Successivamente, a luglio di quest’anno, la vincitrice ha deciso di rinunciare definitivamente al posto e, invece di scorrere la graduatoria degli idonei ancora valida, gli uffici comunali avrebbero riformulato il piano del fabbisogno di personale, “scoprendo” improvvisamente che la figura della psicologa non sarebbe più necessaria nell’organigramma.
Questa manovra, del tutto sospetta, solleva forti perplessità. Se l’Ente conferma di non voler più inserire questa figura nell’organico, ci si domanda se il concorso non sia stato costruito appositamente per un soggetto specifico.
Se le esigenze personali e professionali di questa persona (magari perché ha trovato un’altra occupazione) vengono meno, allora, per l’Ente, quella figura professionale non è più necessaria, e si procede a soddisfare le esigenze di altri.
Un modus operandi analogo si è verificato nel concorso per un ingegnere di categoria D. Il concorso, che inizialmente prevedeva appunto un solo posto, è improvvisamente cambiato, prevedendo due figure tecniche (un vincitore e un’idonea), entrambe politicamente vicine all’amministrazione ed assunte a distanza di un mese l’uno dall’altro.
Questo, per citare solo i concorsi più recenti, poiché in passato si sono verificati episodi pure più discutibili (assunzione dell’autista personale, amministrativi, di vigili e tecnici).
Ultimo, per il quale stiamo ricevendo moltissime sollecitazioni da parte dell’opinione pubblica, è il concorso in via di espletamento per uno specialista della comunicazione. Ancora una volta, la voce popolare sembra già conoscere il futuro vincitore: un noto giornalista locale di Cassano.
Questo professionista è un profondo conoscitore delle vicende politiche locali delle ultime amministrazioni Papasso e ha collaborato da vicino con i rappresentanti di governo durante lo scioglimento dell’ente (uno dei c.d. “fiancheggiatori” della prima ora), stringendo relazioni con gli ambienti della procura di quegli anni che lavoravano sul caso e con le commissioni parlamentari romane interessate.
Un profilo considerevole e rispettabile, se non fosse che il futuro specialista in comunicazione del Comune di Cassano sembra aver scelto una via più “comoda”.
Dopo aver constatato che, come afferma sui social, “il moralismo-buonismo non ti dà uno stipendio”, esortando i giovani a fare come lui, ha deciso di passare da critico integerrimo dell’amministrazione a fidato collaboratore retribuito per un incarico fittizio, fino a diventare, di fatto, il nuovo portavoce del Sindaco.
Il suo percorso culminerà, per come riportano con insistenza le voci, con l’assunzione in pianta stabile come dipendente pubblico?
Nel modo più assoluto non vogliamo criticare le scelte personali e professionali di nessuno, né tantomeno fare la morale, ma ciò che invece interessa l’opinione pubblica e desta non pochi interrogativi è il modo in cui si è arrivati a questo concorso.
Il bando, che appare “cucito su misura”, richiede titoli di laurea specifici, escludendo inspiegabilmente molti professionisti della comunicazione laureati in discipline come lettere, giurisprudenza o scienze politiche.
Paradossalmente, vengono esclusi anche quei comunicatori già impiegati a contratto in ruoli analoghi presso la Pubblica Amministrazione, così come chi ha frequentato scuole specializzate in comunicazione e giornalismo, limitando sorprendentemente la partecipazione.
L’apice però si è raggiunto con la formazione della commissione esaminatrice, il cui iter è stato particolarmente travagliato.
La composizione è stata modificata ben tre volte per la figura dell’esperto esterno in materia, l’unico competente in grado di valutare correttamente i candidati. Inizialmente, gli uffici comunali avevano selezionato un giornalista dello jonio, amico del candidato “favorito”, come dimostrano numerose apparizioni pubbliche e foto sui social.
Successivamente, è stata scelta una docente universitaria che insegna presso la stessa facoltà in cui il candidato si è formato (molto probabilmente una sua docente) e che ha collaborato con lui in percorsi accademici, come testimoniano diverse pubblicazioni scientifiche e pubblici attestati di stima reciproca. Infine, si è optato per una giornalista della sibaritide, collega del candidato nella stessa testata giornalistica.
Il continuo avvicendamento dei membri esterni della commissione e la loro stretta connessione con il candidato “favorito” non fanno altro che alimentare i sospetti di una compromissione della neutralità della selezione e dell’imparzialità di giudizio.
Dunque, per tutti i concorsi espletati, più che preoccuparsi del bene della città, sembra che l’Amministrazione si sia concentrata (e ci sia riuscita molto bene) nel sistemare amici e sostenitori, tradendo il senso del servizio pubblico.
A questo si aggiunge un altro dato preoccupante: nonostante l’alta percentuale di giovani alla ricerca di un impiego e i tantissimi laureati di questo territorio, sono pochissimi i candidati che si sono presentati a svolgere le diverse prove.
Questo testimonia – oltre che ad una poca trasparenza ed imparzialità percepita – anche il grande divario di fiducia e reputazione che un ente dello Stato come il Comune di Cassano deve colmare, soprattutto dopo il grave provvedimento che lo ha interessato nel recente passato.
E’ evidente che sussiste una macroscopica anomalia nel Comune di Cassano: i concorsi favoriscono sistematicamente gli amici del Sindaco.
Dopo aver chiesto più e più volte chiarimenti su quanto sta accadendo – richiamando spesso anche motivi di opportunità politica – senza mai ricevere risposta, abbiamo deciso di informare nelle settimane scorse le autorità competenti per una serena e oggettiva valutazione, al fine di fornire alla città i dovuti chiarimenti e fugare le tante strane coincidenze», conclude l’associazione politico-culturale.
Se l’amministrazione Papasso, in contraddittorio, volesse replicare, noi siamo qui: info@calabriainchieste.it