CATANZARO – «Il milione e trecentomila firme depositate in Corte di cassazione per il referendum abrogativo e la battaglia condotta da cinque Regioni hanno dato la dimostrazione plastica degli umori dei cittadini e della volontà politica, portata avanti sui territori, per fermare la scellerata riforma dell’autonomia differenziata. E’ chiaro a tutti, ed è emerso da tutti gli studi di settore, che la legge Calderoli non porterà alcun beneficio per i conti e i servizi del Paese, perché a giochi fatti finirà per aumentare il gap tra Nord e Sud, mentre l’Europa chiede esattamente il contrario, fornendo anche le risorse».
E’ quanto dichiara la vicesindaca e Presidente dell’Assemblea regionale Pd, Giusy Iemma.
«L’inganno contro le regioni meridionali è ormai diventato palese ai più, perché legare lo stanziamento delle risorse al costo della vita e alle condizioni economiche di ciascun territorio significa, per il Sud e la Calabria che già soffrono divari storici, solo differenziare ulteriormente la quantità e qualità dei servizi a danno dei cittadini».
Un inganno che «rischia di trasformarsi in un vero agguato, se è vero che le Regioni del Nord si starebbero già attrezzando per bruciare le tappe e avere mano libera sulle materie non Lep, svelando gli ulteriori interessi legati a questa manovra. All’interno del centrodestra l’autonomia differenziata sta creando imbarazzi al presidente Occhiuto, che sulla stampa invoca calma e attenzione, salvo poi essere richiamato dalla Lega al rispetto del voto parlamentare che Forza Italia a suo tempo aveva espresso a favore della riforma».
Infine: «Su questo terreno, non si possono fare doppi giochi o trucchetti: i calabresi non sono fessi, la nostra regione ha già detto da che parte vuole stare, basta guardare il rapporto firme/popolazione sulle firme per il referendum abrogativo. Un’onda, quella della volontà popolare, che non si fermerà e che continueremo a sostenere nelle piazze e in tutte le altre forme fino al voto referendario».
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