PAOLA (Cs) – Il neonato circolo culturale socialista “Antonio Eboli”, di cui è segretario politico Carmelo Olivella e presidente Miro Eboli – figlio del compianto ex sindaco a cui è intitolato il sodalizio – è già operativo in città (https://www.calabriainchieste.it/2024/09/29/e-nato-a-paola-il-circolo-culturale-socialista-intitolato-allex-sindaco-antonio-eboli/) e sta pianificando una serie di incontri pubblici su temi fondamentali della nostra società, formulando al contempo proposte, prima su tutte l’assegnazione della storica sede socialista di Piazza del Popolo numero 1 al gruppo del garofano rosso.

Il gruppo dirigente del neonato circolo Eboli, in particolare, spiega quanto segue: «Non è stata una mera operazione di nostalgia. L’intestazione di un circolo socialista ad Antonio Eboli ha voluto innanzi tutto significare l’apprezzamento ed il riconoscimento verso un Uomo che ha contribuito in maniera determinante o, meglio, essenziale, alla causa ed alla azione socialista calabrese. Non solo. Antonio Eboli è stato un amministratore lungimirante di questa città e della provincia cosentina.

Ma l’intitolazione ad Antonio Eboli del circolo socialista cittadino – spiega il giornalista Carmelo Olivella – è voluta, e vuole, essere anche la affermazione di una presenza socialista in città che in verità non è mai scomparsa.

I socialisti paolani, se pure senza il Garofano – ricorda – hanno in questi ultimi decenni ricordato la loro presenza ed il loro impegno politico, culturale e sociale anche sotto altri panni ma comunque sempre intrisi di voglia e ricerca di giustizia sociale, principi antifascisti e liberali.

Da questo momento i Socialisti paolani hanno una “casa” ideale ed una organizzazione, comunque, non certo unicamente simbolica ma anche sicuramente operativa: quella del Circolo Antonio Eboli».

IL CIRCOLO PIANIFICA LA SUA ATTIVITA’

«Già nelle prossime settimane il Circolo Antonio Eboli organizzerà una serie di incontri pubblici su temi fondamentali della nostra società. Chiameremo i concittadini ad ascoltare, ragionare ed intervenire su problemi e tematiche che altrimenti rischiano di passare sopra le nostre teste e senza colpo ferire.

Abbiamo anche inevitabilmente rilevato e notato come e quanto, da troppo tempo ormai, la città sembri ed appaia attonita di fronte a situazioni sociali nazionali ed internazionali: anche da Paola possono partire segnali chiari di insofferenza democratica verso derive che stridono con i principi antifascisti di una società libera e democratica».

DIBATTITO POLITICO PAOLANO

«Ed anche in città, a Paola, sono diversi gli spunti che possono condurre ad un ragionamento costruttivo che possa proporre una idea di città libera, democratica, riformista e moderna. Non vogliamo astenerci dal dibattito politico cittadino, che comunque sembra languire e vivere di piccole voci e di piccoli respiri.

Ci porremo nei prossimi mesi in una posizione di ascolto prima di far sentire la nostra voce che comunque ambisce ad essere esternata. Delle vicende locali, per ora ci teniamo in disparte pronti però fra qualche tempo a proporre la nostra idea di Città e pronti a collaborare con quanti si ritrovano o troveremo sui nostri principi di democrazia, libertà, antifascismo, riformismo.

Per ora facciamo e faremo sentire la nostra vicenda su una questione che ha anche il sapore della nostalgia, che racconta comunque la storia e che ci appartiene».

LA STORICA SEDE DEI SOCIALISTI DI PIAZZA DEL POPOLO

«I Socialisti paolani vogliono rientrare nella loro casa: nella storica sezione di piazza del Popolo. Vogliamo tornare ad issare le nostre bandiere sullo storico balcone che si affaccia su Piazza IV Novembre. Siamo pronti a collaborare alle spese o ad assumercele per intero ma la sede di Piazza del Popolo n1 deve tornare ad essere la Casa del Socialismo paolano.

Anche su questo invitiamo le forze democratiche della città: a sostenerci nella rivendicazione di quello che, per noi, è un diritto storico e di appartenenza. Confidiamo nella disponibilità e nel buon senso della Amministrazione Comunale per poter risalire i gradini di quella sede, consapevoli che anche a ben poco potrebbero servire per altri fini, considerata la vetustà dei locali e gli spazi decisamente ristretti.

Su questo punto faremo sentire la nostra voce: pacata ma ferma. Decisa.

W Paola, W Antonio Eboli, W il Socialismo».