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«Il sindaco di Cassano faccia chiarezza sui contenuti di quel video»

«Il Sindaco di Cassano si è reso protagonista di una vicenda alquanto spiacevole, documentata in un video in cui appare visibilmente alterato, adottando un comportamento violento e usando parole offensive nei confronti di un concittadino»

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Il sindaco Giovanni Papasso

CASSANO ALLO IONIO (Cs) – L’associazione politico-culturale ArticoloVentuno, in vista dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2024-25 presso l’ISS Calipari e dell’apertura del nuovo plesso della scuola elementare di via Alvaro, chiede al sindaco Giovanni Papasso di fare luce su un video che sta circolando su social e smartphone che lo ritrarrebbe «visibilmente alterato».

«Nelle prossime ore si terranno due eventi importanti per la comunità scolastica: l’inaugurazione dell’anno scolastico 2024-25 presso l’ISS Calipari e l’apertura del nuovo plesso della scuola elementare di via Alvaro.

Le locandine annunciano la presenza delle massime autorità locali, che porteranno i saluti della città e interverranno durante le manifestazioni.

Tuttavia, c’è un elemento preoccupante che non può essere ignorato.

Negli ultimi giorni, il Sindaco di Cassano si è reso protagonista di una vicenda alquanto spiacevole, documentata in un video in cui appare visibilmente alterato, adottando un comportamento violento e usando parole offensive nei confronti di un concittadino, in strada e alla presenza di diverse persone.

Amplificato dai social media e dalla rapida condivisione di contenuti digitali, il video si è diffuso con troppa facilità nelle case, soprattutto tra i giovani, tanto che tra loro circolano numerosi meme e caricature.

L’accaduto, che si ripete per la seconda volta a distanza di qualche tempo, è un segnale preoccupante della crisi di valori che affligge la nostra società a ogni livello.

Le azioni del Sindaco, immortalate nel video, trasmettono un messaggio fortemente diseducativo, poiché contrastano con i principi di rispetto e civiltà che un rappresentante istituzionale dovrebbe sempre incarnare.

Il comportamento, caratterizzato da aggressività e linguaggio inappropriato, rischia di essere percepito dai giovani come normale o, peggio, imitabile, soprattutto se non viene accompagnato da un chiarimento pubblico.

In un contesto educativo come quello scolastico, pensiamo sia fondamentale che le figure pubbliche diano il buon esempio.

Per questo motivo, indipendentemente dal nostro pensiero politico, chiediamo che, prima di partecipare agli eventi scolastici e incontrare gli studenti, il Sindaco faccia chiarezza.

Sarebbe doveroso che si scusasse pubblicamente con i giovani per il suo comportamento, spiegando che quanto accaduto non è in linea con i valori di rispetto e civiltà che lui stesso dovrebbe promuovere.

Un gesto di scuse e riflessione rappresenterebbe un’importante occasione per insegnare ai giovani il valore di riconoscere i propri errori e correggerli, esortandoli a non seguire l’esempio che ha dato in quella circostanza.

Questo sarebbe un segnale educativo molto più positivo e coerente con il ruolo che un sindaco deve avere nella crescita morale e civile della sua comunità. Se ciò non avvenisse, sarebbe opportuno che si astenesse e delegasse qualcun altro a presenziare.

Invitiamo inoltre tutte le agenzie educative, a partire dalle scuole e dagli educatori, che svolgono un lavoro fondamentale sul nostro territorio, a vigilare su episodi di questo tipo. Sanno bene quanto sia difficile, soprattutto in un contesto come il nostro, dove spesso prevalgono sopraffazione e arroganza che poi sfociano in violenza, formare i cittadini del domani, e quanto i giovani siano vulnerabili e inclini a imitare ciò che vedono fare dagli adulti.

Chiediamo anche alle altre istituzioni che lavorano con i giovani di non sottovalutare quanto accaduto.

È davvero difficile immaginare come possano conciliarsi le belle parole che spesso vengono pronunciate dai pulpiti dalle istituzioni con le immagini e le parole che abbiamo visto e sentito pochi giorni fa», conclude ArticoloVentuno.

Si attende la replica, in contraddittorio, del sindaco.