PAOLA (Cs) – «Quello che, prima, era un sogno, inizia a materializzarsi, divenendo realtà e, soprattutto, in una storica opportunità per la nostra Città, ma anche per il comprensorio e per l’intera Calabria.
Il porto turistico San Francesco di Paola è, infatti, la sfida del presente e del futuro, che possiamo e dobbiamo vincere tutti insieme e chi non comprende l’essenza, la visione e la grandezza di questo progetto, di cui si parla finanche nei tavoli Ministeriali a Roma, non ama Paola. Senza mezzi termini».
Così in una nota Francesco Vigilante, capogruppo di maggioranza – gruppo “Grande Paola”.
«Un progetto che è, tra l’altro, in perfetta continuità con ciò che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione e non abbiamo alcuna remora a sottolinearlo. Non l’abbiamo oggi e né l’abbiamo avuto sin dal nostro insediamento, come dimostrano i nostri comunicati stampa», aggiunge.
Questo, perché per noi la politica non è una sfida, un argomento divisorio o il festival del personalismo. Amministrare la Città è una missione, è senso di responsabilità, è serietà ed è anche capire e recepire gli elementi positivi utili allo sviluppo del territorio, da qualsiasi parte essi provengano.
E pensiamo che la realizzazione del porto rappresenti un’opportunità anche per costruire una politica di collaborazione, di sinergia, perché siamo convinti che il bene comune possa essere realmente un elemento di unione, al di là delle posizioni di parte. Oggi serve credere in questa visione ed in quella che è ormai una realtà che va consolidandosi ogni giorno.
Una realtà figlia di un duro lavoro, per il quale dobbiamo ringraziare i professionisti che stanno seguendo passo passo ogni iter ed il nostro ufficio tecnico, nella persona dell’ing. Pavone, per l’impegno profuso.
Per quanto concerne la maggioranza, dunque, ora più che mai è il momento di rafforzare il percorso che ci porterà alla realizzazione del porto. Certi e sicuri che questa occasione non possiamo assolutamente perderla. Sarebbe come perdere un pezzo importantissimo del futuro della nostra terra».