PADOVA – Un incendio ha colpito l’hotel Alexander ad Abano Terme (Padova). Le fiamme soni divampate in un vano tecnico al secondo piano producendo fumo che ha invaso l’intera struttura con 273 ospiti, tutti in salvo.
Una quarantina di persone sono state curate al Pronto soccorso per avere respirato fumo. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Abano, Padova, Piove di Sacco, Rovigo e i volontari di Borgoricco, autoscale e una piattaforma aerea. I pompieri hanno spento le fiamme ed evacuato del tutto la struttura. Una famiglia di tre persone con un bambino piccolo rimasti bloccati al sesto piano sono stati portati a terra con l’autoscala.
Le persone intossicate dal fumo sono state assistite dal personale del Suem arrivato sul posto con più ambulanze, diversi ospiti dell’hotel andato in fiamme si sono recati autonomamente al pronto soccorso del vicino ospedale. Tutti sono stati assistiti con generi di conforto e sono stati alloggiati in altre strutture alberghiere della zona. I vigili del fuoco hanno provveduto al recupero dei beni delle persone evacuate dall’hotel Alexander.
Dei circa 270 ospiti della struttura, 31 sono stati ricoverati a causa di inalazioni da fumo nella Day Surgery dell”ospedale cittadino aperta in via straordinaria per l’emergenza, scoppiata alle 0.33.
Delle persone trattate al Policlinico Abano, tra queste anche un bambino di 11 anni con la sua mamma, mentre è ancora sotto le cure dei sanitari un’anziana donna con un quadro clinico più complesso per una patologia cardiaca.
Le operazioni sanitarie poi si sono concluse intorno alle 8.00. A Padova sono invece stati trasportati 9 adulti e un bambino e all’ospedale di Schiavonia 2 adulti.
«Il Policlinico Abano – sottolinea Nicola Petruzzi, presidente del Policlinico Abano – ha risposto in modo immediato alla maxi-emergenza sia con personale e mezzi che fanno servizio per il 118 di Padova sia con quello interno del Pronto Soccorso, degli altri reparti e della Direzione. Possiamo definirlo un evento eccezionale che è stato gestito al meglio anche grazie alle competenze di tutti i nostri operatori e all’organizzazione messa in campo per far fronte a un elevato afflusso di persone bisognose di cure».
«La stanza è stata presto invasa dal fumo, non vedevamo e non capivamo nulla e siamo andate sul terrazzino; li’ ci siamo salvate grazie al cestino che i pompieri hanno calato con la gru». E’ la testimonianza di due amiche romane, Patrizia e Roberta,, che ora si stanno preparando per fare ritorno a casa. «Siamo ancora terrorizzate – raccontano – con l’odore del fumo appiccicoso ancora addosso». «C’era tanto fumo e un buio pesto che disorientava – aggiunge Marcella, anche lei romana – Abbiamo visto tre persone calarsi dalla stanza al primo piano con le lenzuola, credo siano rimaste ferite».
Oltre un centinaio degli ospiti dell’hotel evacuati la notte scorsa hanno già fatto rientro nei luoghi di residenza, abitando in città del Nord, soprattutto Veneto e Lombardia, distanti non più di un paio d’ore dal centro termale.
Complessivamente sono una cinquantina i turisti portati o che si sono presentati direttamente ai pronto soccorso, per problemi di inalazione di fumo oppure per lo stato di shock. I restanti, circa un centinaio, sono stati redistribuiti nel corso della notte – grazie anche al lavoro della Federalberghi di Abano e Montegrotto – in hotel situati nelle immediate vicinanze dell’Alexander (ansa).