CETRARO (Cs) – Il Psi di Cetraro si scaglia contro i forzisti cetraresi, con particolare riferimento al vicesindaco Falbo, agli assessori Forestiero e Martilotta ed ai consiglieri Lanza e Spaccarotella, offesi e vilipesi fino a poco tempo fa, mentre ora chinano il capo verso i loro carnefici.

E’ questo il senso della reprimenda dei socialisti.

Eccola, integralmente:

«Quello che sta avvenendo nella politica locale ha dell’incredibile: carnefici e vittime condividono “la sindrome di Stoccolma”, creando alleanze politiche anomale e contraddittorie.

Esponenti di rilievo del partito di Forza Italia, dopo aver trascorso l’estate ad “insultare e diffamare” la giunta in carica, non solo sul piano delle competenze, ma anche veicolando la sottile maldicenza di assessori “attaccati alle poltrone per velleità personali ed economiche”, vengono, insieme al loro partito, oggi fulminati sulla via di Damasco.

Improvvisamente oggi si “impietosiscono” a tal punto da accordare una “fiducia a termine” alle proprie vittime ed al Sindaco; quello stesso Sindaco che, solo qualche settimana addietro, aveva accusato Forza Italia di insensibilità verso la sua persona.

É ovvio che tutti questi continui stravolgimenti non ci sorprendono più di tanto, visto che i consiglieri di Forza Italia, in questi ultimi mesi, hanno ripetutamente mutato la loro “pelle camaleontica”.

D’altronde tale atteggiamento incoerente e contraddittorio è tipico di chi ha nel DNA l’indole individualistica di non doversi attenere a regole e principi, che dovrebbero regolare la vita politica e di un partito, ma sono invece abituati a dar conto solo a se stessi, avendo come unico interlocutore il loro riflesso.

Ma ancor di più sconcerta il comportamento del vicesindaco Falbo, degli assessori Forestiero e Martilotta e dei consiglieri Lanza e Spaccarotella, che, dopo essere stati per mesi offesi e vilipesi, si mostrano oggi totalmente indifferenti ed impassibili ed accettano supinamente ogni decisione intrapresa da altri, subendo pressioni e sopprimendo ogni richiamo della coscienza per un naturale comportamento di coerenza etica e morale.

Siamo insomma alla mortificazione della dignità, non solo politica, ma anche personale.

E chi non ha dignità finisce per non vivere, ma esiste appena», conclude il Psi di Cetraro.