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Granata (Legalità Democratica): «Hotel Cinquestelle Cosenza, l’assessore Pina Incarnato fa solo confusione e disordine»

L'avvocato Maximiliano Granata, presidente dell'associazione Legalità Democratica, ribatte con una lunga nota alla “maestrina” Pina Incarnato sulla vicenda dell'Hotel Cinquestelle di Cosenza

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Il presidente del Valle Crati

COSENZA – L’avvocato Maximiliano Granata, presidente dell’associazione Legalità Democratica, ribatte con una lunga nota alla “maestrina”, ossia l’assessore all’Urbanistica del Comune di Cosenza, sulla vicenda dell’Hotel Cinquestelle di Cosenza.

«Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.

Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”.

Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).

Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.

L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri amministratori, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene.

Ma poi mi capita di leggere qualche dichiarazione di una maestrina Assessore all’Urbanistica del Comune di Cosenza e vengo rudemente respinto nello sconforto.

Destano meraviglia le dichiarazioni dell’assessore del comune di Cosenza Pina Incarnato, che fa solo confusione e disordine amministrativo, e che conferma un notevole ritardo tempi di pubblicazione di una delibera del 9 ottobre 2024, riguardante l’hotel cinquestelle di Via Popilia, che allo stato ancora non è stata pubblicata.

Pur non esistendo un termine perentorio entro il quale le deliberazioni degli enti locali vanno pubblicate, nel caso che ci riguarda, va detto che comportando la pratica afferente l’hotel 5 stelle di via Popilia delle probabili varianti degli strumenti urbanistici comunali vigenti, o quanto meno delle determinazioni sul procedimento amministrativo incidente e decorrente dalla istanza/domanda di realizzazione dell’opera, tali atti procedimentali, incluso le proposte avanzate al comune, vanno necessariamente pubblicati.

Non è allo stato dato sapere, se l’intervento edilizio dell’hotel a 5 stelle in via Popilia, sia stato presentato, abbia comportato o comporti, delle proposte o necessità di trasformazione urbanistica in variante allo strumento urbanistico generale.

Qualora tale tipo d’intervento comporti trasformazione urbanistica in variante, visto che appare anche inesistente un P.U.R. comunale in vigore, allora come chiarito dall’ANAC con Delibera n. 800 del 01.12.2021, vanno pubblicati necessariamente tutti i procedimenti anche relativi alla presentazione di proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata.

Proposte, istanze o domande che a prescindere dal successivo atto deliberativo vanno pubblicate sull’albo pretorio comunale, non unitamente o dopo la delibera comunale di approvazione o adozione, ma con decorrenza sin dalla presentazione al Comune della proposta d’intervento edilizio in variante in conformità all’art. 39, co. 2 e 3, d.lgs n. 33/2013.

Tali atti non risultano allo stato reperibili sull’albo pretorio del Comune di Cosenza. La questione sollevata all’ANAC è più articolata di quello di cui è a conoscenza il Comune di Cosenza.

Infine si tiene a precisare è stata fatta anche contestualmente una diffida ai sensi dell’art. 328 del codice penale con trasmissione degli atti alla procura della repubblica competente, qualora non venga soddisfatto l’accesso agli atti nei termini indicati».