Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è stato ucciso in uno scontro a fuoco nella città di Rafah,
nel sud della Striscia di Gaza. Lo riportano alcuni media internazionali, citando anche la Radio militare israeliana.
Le truppe dell’Idf impegnate nell’operazione a Rafah in cui è stato ucciso Yahya Sinwar non avevano come obiettivo lui e non sapevano che il leader di Hamas potesse trovarsi nell’edificio in cui stavano operando. Lo riporta il Times of Israel nelle prime ricostruzioni dell’accaduto.
Le truppe hanno avvistato diversi combattenti entrare in un edificio in un’operazione iniziata ieri ed è stato ordinato un attacco, provocando il crollo parziale della struttura. Solo dopo che i soldati israeliani sono arrivati per ispezionare i danni – prosegue il media israeliano – si sono resi conto che “uno dei tre terroristi uccisi somigliava molto a Sinwar”. Il corpo aveva anche un giubbotto militare con dentro delle granate.
«”Pare che il capo militare di Hama, Sinwar sia stato ucciso e credo che da questo punto di vista Israele possa aver compiuto la sua azione di autodifesa contro i terroristi di Hamas. Mi auguro che la scomparsa del leader di Hamas possa portare a un cessate il fuoco a Gaza».
Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa alla Farnesina. «Lo dirò ai vertici israeliani lunedì chiedendo che si arrivi a un cessate fuoco a Gaza e in Libano», ha aggiunto il ministro, ribadendo che «è inaccettabile che vengano attaccate le basi Unifil».
La polizia israeliana, in un comunicato ufficiale, ha confermato che il corpo di Yahya Sinwar è stato identificato sulla base dell’esame dell’arcata dentale. Sono in corso comunque ulteriori test.