Il segretario del Pd di Amantea, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – Il Consiglio di Stato ha chiuso la vicenda del nuovo comune Temesa, ma ha aperto un’altra ipotesi che il Partito democratico di Amantea e la consigliera di minoranza Emilia Di Tanna avevano già chiesto al sindaco Vincenzo Pellegrino di Valutare: la realizzazione dell’Ats.   

«Ci convince la sentenza del Consiglio di Stato sul caso Temesa. Ci convince anche perché il documento riporta alcune delle osservazioni che come gruppo dirigente del Partito democratico avanzammo in tempi non sospetti, prendendo le distanze da chi aveva immaginato e proposto il progetto di legge», si legge in una nota della coalizione di cenetrosinistra.

In tal senso, «suona come un “quasi dispetto” il fatto che la mozione che presentammo per il tramite della nostra consigliera Emilia Di Tanna non sia stata neppure discussa in Consiglio per espresso volere di Pellegrino e della sua maggioranza».

Al netto di ciò, «la sentenza del Consiglio di Stato chiude una parte della vicenda. Ne scrive la fine, almeno da un certo punto di vista. Resta, tuttavia, aperta – invece – la questione legata alle istanze che provengono dal territorio di Campora San Giovanni. Ecco perché troviamo assolutamente inopportune, e in tal senso le condanniamo, certe posizioni che si portano dietro una certa carica di spocchia che altro risultato non ottengono se non quello di irrigidire le relazioni, di far emergere e allargare sacche di conflitto, di generare malcontenti e risentimento».

Il Partito democratico ritiene, invece, «che sia il tempo del dialogo. Presupposto di qualsivoglia prospettiva di crescita. È arrivato il tempo di mettere da parte l’arroganza e di abbracciare invece un atteggiamento più consono alla cura del tessuto comunitario. È nostra convinzione che la partita del domani per tutto il nostro territorio si giochi sul tema dell’unità».

Ecco perché «rilanciamo fortemente la proposta del grande comune comprensoriale. Un argomento più volte invocato anche dal Primo cittadino, pur non avendo prodotto in questa direzione alcun atto. Anzi, la vicenda dell’ATS – paradossalmente – è stata “gestita” in antitesi rispetto a questa prospettiva».

Infine: «Con l’intento anche di aprire e alimentare una discussione sull’argomento, nei prossimi giorni presenteremo la richiesta di inserimento all’odg del consiglio comunale una proposta di deliberazione – già adottata da altre assise – concernente la richiesta di modifica della legge regionale sulle fusioni dei comuni, con l’obiettivo di restituire dignità di iniziativa proprio ai consigli comunali».

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