REGGIO CALABRIA – Il sindaco di Reggio Calabria, questa mattina, ha reso pubblici dei messaggi intimidatori ricevuti in seguito al fatto di non aver chiuso le scuole dopo la diramazione dell’allerta meteo  della Protezione Civile. “Muori, ti brucio casa e tua mamma”, “Spero che esplodi”, sono i toni di alcune delle minacce arrivate al primo cittadino.

«Questo è il risultato della campagna di odio e di strumentalizzazione politica di questi ultimissimi giorni. Adesso anche l’allerta meteo è diventata terreno di scontro, come se fosse tutto un gioco, come se fosse tutto facile. Davvero si può arrivare a scrivere “muori”, “ti brucio la casa”, “spero che esplodi” per una allerta meteo???».

E’ lo sfogo del sindaco. «Rendo pubblici questi messaggi non per ricevere solidarietà, ma perché quello che scrivono queste persone (molti di loro sono ragazzi) è probabilmente frutto di ciò che vedono, di ciò che sentono, di una incitazione all’odio che non può essere sottovalutata perché non è normale. L’odio non è mai normale. Rendo pubblici questi messaggi, che non sono i primi di questi anni, perché queste cose non hanno solo un profilo giudiziario ma anche sociale. E forse è arrivato il momento di fermarci e capire che si sta davvero perdendo il senso della misura. In una comunità, se c’è una difficoltà ci si unisce e si lavora per uscirne. Come anche nella nostra città è successo più volte in passato. Altri uomini, altri tempi. Buona domenica».