E’ Jannik Sinner

l’uomo da sei milioni di dollari. Il n.1 del mondo, battendo il rivale e amico Carlos Alcaraz nella finale del Six Kings Slam, il ricco torneo esibizione di Riad in Arabia Saudita, si è aggiudicato il super premio messo in palio. L’altoatesino ha avuto la meglio sullo spagnolo in tre set (6-7, 6-3, 6-3) riuscendo a resettare dopo il primo set perso al tiebreak e mettendo in difficoltà Alcaraz con un gioco sempre aggressivo.

«Prima di tutto voglio cominciare da dove aveva finito di parlare Carlos, grazie è stata una esperienza bellissima – ha detto l’azzurro durante la cerimonia di premiazione – l’anno prossimo tornerò sicuramente. Tra noi è una bella sfida, ci svegliamo la mattina cercando dei modi per batterci. La ragione per cui siamo venuti qui è mostravi che cos’è il tennis. Io e Carlos siamo buoni amici, cerchiamo di divertirci. Finora le nostre partite sono state ottime e speriamo che la nostra rivalità duri il più possibile. Ringrazio tutto il pubblico, l’atmosfera è stata incredibile fin dal primo giorno».

Più che una esibizione è stata una sorta di rivincita visto che in questo 2024 Sinner è sempre uscito sconfitto dai confronti con il murciano, l’ultima volta, in ordine di tempo, un paio di settimane fa in finale a Pechino. Da una rivalità destinata a a durare a lungo, quella tra Sinner e Alcaraz, alla last dance della rivalità più lunga della storia del tennis, quella tra Novak Djokovic e Rafael Nadal, vinta dal serbo che è il terzo classificato al Six Kings Slam grazie alla vittoria in due set (6-2, 7-6) sul maiorchino.

Ben oltre il risultato, però, la serata di Riad ha avuto un valore simbolico enorme. L’ultimo atto di una storia infinita, il 61esimo confronto tra due giocatori che hanno scritto la storia del tennis, vincendo 46 Slam complessivamente.

E ancora una volta Djokovic e Nadal hanno dato spettacolo: Nole con la lucidità nei momenti chiave, Rafa con la resilienza e lo spirito da guerriero. Il lungo abbraccio a rete con Djokovic, la chiusura di un cerchio aperto nel 2006 sulla terra rossa del Roland Garros.

«Sei un atleta e una persona incredibile. La nostra rivalità è stata intensissima, spero che potremo un giorno prenderci un drink su una spiaggia. So quanti sacrifici servono nella carriera di un grande campione. E’ stato un piacere e un onore condividere il campo con te. E’ un giorno, un momento emozionante. Non lasciare ancora il tennis, resta con noi», le parole di Djokovic rivolte al rivale di una vita che ricambia le belle parole: «Voglio dire qualche parola a Novak, ringraziarlo per quello che hai detto oggi, per tutti i momenti che abbiamo condiviso. Mi hai aiutato ad andare oltre i miei limiti per oltre 15 anni – dice Nadal – Senza di te non sarei diventato il giocatore che sono. Cosa mi mancherà di più a fine carriera? Probabilmente tutto. E’ stato un sogno aver avuto la possibilità di giocare nei più grandi stadi del mondo, ho ricevuto un tifo incredibile ovunque. E’ stato un enorme privilegio essere un tennista ed essere circondato da grandi persone». Nadal saluta Riad con la standing ovation del pubblico e una racchetta d’oro grande come quelle da gioco in regalo (oltre al ricco gettone di partecipazione) (ansa)