VIBO VALENTIA – «Abbiamo aspettato i 100 giorni dell’Amministrazione Romeo per fare un’analisi dettagliata di quanto sta avvenendo nella nostra città, d’altronde guardandoci intorno, in lungo e largo si vedono solo le opere che la precedente amministrazione targata centro destra ha avviato e realizzato, nonostante nei 5 anni trascorsi ce ne siano due di chiusura totale per il Covid e di altri avvenimenti incresciosi che l’amministrazione Limardo ha saputo ben gestire».
Esordisce coì il coordinamento Provinciale di Forza Italia
«I cantieri che si stanno avviando alla conclusione sono sotto gli occhi di tutti, è chiaro che una rigenerazione urbana è in atto, le piazze alcune delle quali dei veri parcheggi in asfalto stanno rinascendo a nuova vita con dei materiali pregiati. Peccato che gli stessi attuali amministratori, stanno pensando di gestire i cantieri come se fossero i propri lavori personali, pensando di dare indicazioni e migliorie che un amministratore non potrebbe assolutamente fare… ma forse la Vibo vera è questa».
Per Piazza Martiri d’Ungheria, «avevano annunciato che sarebbe stata aperta a fine settembre almeno per quanto riguarda la carreggiata parallela alla recinzione della scuola don Bosco, ebbene siamo oltre alla metà di ottobre e ad oggi nulla si è concluso. E poi, le loro vedute che arrivano sempre in ritardo, come quella del “muro della discordia” che delimita la Piazza in esame, che nel 2021 innalzò tante polemiche fra sit-in di consiglieri di opposizione allora, ed oggi esecutivo Romeo».
Così come «il pasticcio di Piazza Luigi Razza: l’assessore attuale parla di errori progettuale e di esecuzione, ma l’impresa e il DL dichiarano tutt’altro, tutto sarà gratuito, la nuova variante, che variante è o non è non lo ha capito nessuno, le lavorazioni realizzate erroneamente (così come dichiarato dall’assessore al ramo) per il tratto che corre parallelo alla chiesa, verranno demolite a carico dell’impresa, che più volte, invece ha dichiarato che ha eseguito quanto gli è stato ordinato».
Poi c’è il sottopasso di Vibo Marina. «Il 25 agosto 2024, su una testata locale, leggevamo a grandi titoli: “L’assessore ai lavori pubblici Monteleone assicura: a fine settembre l’inaugurazione dell’eterna incompiuta”. Ebbene siamo a fine ottobre e ad oggi nulla… ma ci sta, si sa che i cantieri per motivi diversi il più delle volte sono soggetti a ritardo, ma quello che ci fa riflettere ancor di più è che l’Amministrazione Limardo ha lasciato in eredità al caro e buon Romeo tanti interventi già appaltati i cui finanziamenti sono pervenuti a Vibo grazie al lavoro dell’on. Giuseppe Mangialavori».
E sono «davvero tanti, già appaltati ma ad oggi mai iniziati, il primo fra tutti la piscina comunale, tanto si è prodigato l’On. Mangialavori a far pervenire al Comune l’importo necessario per renderla fruibile. Eppure ricordiamolo che l’attuale assessore allo sport, quando sedeva all’opposizione, ha più volte duramente ribadito la necessità di aprire la piscina per il bene della collettività, lo faceva quando era seduto dall’altra parte, e ad oggi lui e il suo collega dei Lavori pubblici si sono assopiti su progetti già esecutivi e appaltati. Proviamo ad immaginare se avessero dovuto seguire tutto l’iter fino ad oggi…!».
Non dimentichiamo poi «il bando farlocco del super esperto, così tanto decantato da Romeo e anche dal suo assessore al personale che si è immolato come un agnello a spiegare in una commissione l’urgenza di tale procedura, solo 7 giorni di pubblicazione… Ma così tanta urgenza ad oggi non trova riscontro, infatti nemmeno la commissione che valuterà le candidature è stata nominata, pare non sia più urgente. La risposta che hanno dato: anche la precedente amministrazione lo ha fatto! Allora sorge spontanea la domanda: ma voi non eravate diversi?».
Viene poi «da sorridere leggendo altre dichiarazioni: “La cultura come cavallo di battaglia”, peccato che l’assessore al ramo si dimentichi di andare alla Cittadella dove era stata convocata una riunione proprio sui finanziamenti alla cultura, nello specifico del teatro. E menomale che al governo regionale, di centrodestra, quando se ne sono accorti sono stati clementi e li hanno richiamati. Ma d’altronde anche il teatro, curato con tanto amore dalla precedente amministrazione, con il suo ampio parco, oggi è ridotto a sterpaglie e sporcizia, eppure così tanto ci hanno additato, perché non siamo stati in grado di aprirlo e loro ad oggi nemmeno l’erba hanno saputo tagliare, ma d’altronde il buono e caro Romeo dichiara che a Natale sarà restituito alla città. Attendiamo fiduciosi».
Così come «la scala mobile, che ci vuole ad aprirla tuonavano le opposizioni… e poi ancora, sarebbero stati veloci a risolvere la carenza idrica, ma tutta l’estate il problema si è più volte ripetuto non solo a Piscopio ma nelle frazioni e in città. Il 16 luglio 2024 al varo della Giunta, il sindaco Romeo a gran voce “basta burocrati, alla città servono assessori operai” e noi ci chiediamo dove siano, perché ad oggi non se n’è visto uno in giro per il territorio. La manutenzione è inesistente, lo sfalcio delle erbacce idem, il territorio non viene pulito, i cimiteri la stessa cosa, tombini che esondano, buche e transenne ovunque, riparazioni che il giorno dopo sono peggio di prima, ma loro avevano promesso ricette miracolose nella loro amministrazione che ad oggi non abbiamo avuto il piacere di “gustare”».
L’elenco «è lungo, al momento solo tante parole e post pubblicitari, di riunioni ed istituzioni di tavoli tecnici, di assessori che vanno a mangiare a mensa, facendosi fotografare al banchetto con la minestrina, ma forse hanno omesso di informare la città che la stessa ci è andata perché il giorno prima, come si legge da diversi post di protesta su fb, ai bambini in mensa è stata servita insalata con insetti. D’altronde tutto è una novità con questa amministrazione».
E, ancora: «Rimaniamo in attesa di tante cose, asfalto, giochini, sottopasso, teatro, scala mobile, rete idrica, fognaria… Ma intanto che aspettiamo verifichiamo le determine pubblicate sul sito e non possiamo fare a meno di notare che di certo è un’amministrazione molto pulita, infatti nei primi 100 giorni di Romeo troviamo una spesa pubblica di euro 300 (DETERMINAZIONE N° 2140 DEL 10/10/2024) per la pulizia delle tende nella stanza del sindaco e poi nonostante siamo a chiederlo tutti i giorni ancora l’ascensore non funziona, non ci sono soldi ci viene risposto, e meno male che le tende non le hanno anche gli assessori nelle proprie camere, altrimenti tutti a “lavar tende” invece di pensare al bene e al risparmio pubblico».
E, poi «ci sentiremo dire, a conclusione dei lavori di rigenerazione delle piazze, che la città sarà più bella e vivibile, ma ci ricorderemo sempre che la loro opposizione era incentrata proprio contro i cantieri, troppi in città, eppure si sa che i cantieri fanno da padrone in tutta Italia, ma solo a Vibo questo odio incontrollato contro una rigenerazione in atto. Lavori tutti appaltati e che a settembre 2024 avevano maturato già il 30% di lavorazioni, così come richiesto dal PNRR, grazie all’avvio fatto secondo quanto dettato dalla normativa ed avviato dalla precedente amministrazione».
«“La Vibo Vera saremo noi, stravolgeremo la città”, peccato però le uniche cose positive, degne di nota, siano riferibili ad attività – ed anche a persone – valorizzate dalla precedente amministrazione. Rimaniamo fiduciosi che la Vibo Vera stia arrivando così come Vibo scintillio di luci, così scriveva il caro e buon assessore allo spettacolo sulla sua pagina Fb il 18 aprile 2024. Alcune volte, “basta replicare qualcosa di successo… si potrebbe indire già un bando a luglio per le luminarie e attrarre turisti”».
«Restano solo parole, perché ad ottobre di bando per luminarie neanche l’ombra! Aspettiamo fiduciosi che tutto quanto promesso venga realizzato perché siamo curiosi anche noi di vedere quale sia la Vibo Vera tanto promessa e decantata dall’amministrazione Romeo. Perché vogliamo sperare che sia qualcosa di diverso dall’assistere passivamente ad una città che si allaga per un temporale, cosa che prima rappresentava “il fallimento di un’amministrazione”. Oggi non più?».
stefaniasapienza@calabriainchiete.it