CATANZARO – «Alle prime piogge la Calabria è già in ginocchio rivelando allarmanti fragilità da un lato e dall’altro una mancata capacità di approcciarle e arginarle. Oltre ad esprimere la nostra solidarietà ai cittadini e ai lavoratori che in queste ore sono impegnati a far fronte ai danni, così come a coloro che sono vivi per miracolo, non possiamo come Flai Cgil Calabria che stigmatizzare lacune e perseveranze istituzionali che ci mettono di fronte ad un’urgenza sistemica e strutturale, un paradosso».

Lo afferma la segretaria generale Flai Cgil Calabria Caterina Vaiti.

«Riteniamo – prosegue – che la prevenzione del territorio sia prioritaria e che la manutenzione ne sia una leva strategica che non può essere tirata in ballo solo quando ci sono calamità naturali. Il bacino occupazione del settore della Forestazione è ai minimi storici, con poco personale e in età avanzata. Al contrario, servirebbero assunzioni e qualificazione, oltre che l’assimilazione del comparto all’ambito della Protezione Civile».

«Piano antincendi e mitigazione del dissesto idrogeologico sono due anelli su cui occorre fare leva con pianificazione degli interventi e investimenti. Il cambiamento climatico – fa notare Vaiti – sta rendendo sempre più difficile effettuare valutazioni basate su dinamiche stagionali tradizionali e un territorio come il nostro, soggetto a frane ed estremamente fragile dal punto di vista infrastrutturale, mette alle strette e richiede rapidità decisionale e incisività degli interventi».

Pensare ad un «piano per il lavoro che guardi in prospettiva ad un irrobustimento della rete dei comparti dedicati a manutenzione e prevenzione può essere una delle guide su cui lavorare».

Certo è che «è finito il tempo delle urgenze e ci aspettiamo concretezza nelle risoluzioni e coinvolgimento».

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