CATANZARO – Il Gruppo Azione Catanzaro interviene sulla querelle sorta in relazione all’avviso per la esternalizzazione degli accertamenti di evasione IMU del Comune di Catanzaro.
«In relazione alla querelle apparsa sulle testate locali e animata da un’insolita coppia di ex maggiorenti del governo cittadino, senza annoiare i nostri concittadini con considerazioni tecniche, probabilmente di difficile comprensione anche per i nostri interlocutori, vorremmo far notare che promuovendo il ritiro del bando, abbiamo provato a fare “una cosa giusta e di sinistra”.
Vorremmo evitare, cioè, l’ennesimo affidamento di importanti servizi all’esterno. Servizi che, invece, dovrebbero restare di pertinenza dall’ufficio tributi comunale che possiede al proprio interno tutte le competenze e professionalità adeguate e che negli anni ha dimostrato di svolgere con senso di appartenenza una meritoria attività di accertamento e riscossione.
Siamo dell’opinione che l’esternalizzazione del servizio mortifichi un settore che è invece il motore di tutta l’amministrazione comunale e che, di contro, va potenziato ed implementato.
E’ strano che su questa posizione si trovino magicamente d’accordo il consigliere Talerico (Forza Italia) e l’ex assessore Mongiardo (militante del partito democratico).
E’ il caso di ricordare che i consiglieri comunali di Azione hanno promosso una discussione sul tema all’interno della Commissione Bilancio, alla presenza dell’Assessore Luisa Lacava, e tutti i componenti presenti si sono mostrati favorevoli al ritiro dell’avviso finalizzato all’esternalizzazione del servizio. E tra questi anche i consiglieri di Forza Italia, gruppo al quale (almeno fino ad oggi) appartiene a pieno titolo anche il consigliere Talerico.
Prima di esprimerci sull’opportunità di ritiro dell’avviso abbiamo valutato, a seguito di specifici incontri, con i soggetti interessati le opportunità di svolgere l’attività di accertamento dell’evasione e/o elusione IMU con personale dell’amministrazione mantenendo all’interno gli archivi, frutto di anni ed anni di lavoro, e raccogliendo il favore dei dipendenti pronti ad affrontare questa sfida: recuperare qualche milione d’euro di
evasione da specifiche categorie catastali che potrebbero determinare maggiore capacità di spesa corrente già a partire dal prossimo bilancio.
E ciò significherebbe cominciare a dare concrete risposte alle esigenze della cittadinanza che lamenta una scarsa attenzione alla soluzione di piccoli e grandi problemi di primario interesse quali la pulizia della città, la cura del verde, la cura e manutenzione del manto stradale».