LAMEZIA TERME (Cz) – «Diffondere la conoscenza sulle demenze e ridurre lo stigma che spesso le circonda è fondamentale: una maggiore consapevolezza consente di comprendere meglio le sfide affrontate da chi vive con questa condizione. Attraverso il dialogo e le attività, si promuove una cultura che accoglie le diversità e sostiene le persone con demenza, creando ambienti inclusivi e comprensivi. Questi sono alcuni degli aspetti della mission dell‘Alzheimer Fest, un evento nazionale – diventato itinerante da qualche anno – dedicato alla sensibilizzazione sulle demenze e sulla malattia di Alzheimer, che il 18 e 19 ottobre 2024 ha fatto tappa a Lamezia Terme, nel Chiostro San Domenico, attirando un pubblico variegato, tra cui famiglie, operatori e volontari”.
È quanto afferma Amalia Bruni, neurologa, ricercatrice, oggi consigliera regionale e tra i protagonisti e organizzatori dell’evento.
L’Alzheimer Fest 2024, giunta alla sua ottava edizione, ha avuto inizio il 6 settembre a Senigallia, culminando a Lamezia Terme. Organizzata dall’Associazione per la Ricerca Neurogenetica, fondata nel 1992 proprio da Amalia Bruni, la manifestazione ha rappresentato un’occasione unica per incontrare malati, famiglie e professionisti, creando alleanze in favore di chi vive con una demenza.
Lamezia Terme, infatti, è una città che ha iniziato a parlare di demenza e Alzheimer quando questa tematica era ancora poco diffusa in Italia. Le due giornate dedicate all’Alzheimer Fest hanno visto la partecipazione attiva dei giovani dell’Orchestra dell’Istituto Pitagora Perri Don Milani, che con il loro concerto hanno dato il benvenuto ai partecipanti.
«L’atmosfera festosa ha sottolineato l’importanza della musica come strumento di connessione emotiva. Le magnifiche foto di Eliana Godino nel progetto ‘Scatole di vita’ e di Lorenzo Cardamone della compagnia Ba17 hanno immortalato personaggi, ma soprattutto emozioni e frammenti di vita», spiega ancora Bruni.
Tantissimi sono stati i momenti di discussione e confronto «in cui professionisti, ricercatori, associazioni e collettività hanno condiviso esperienze e riflessioni sulle demenze, in particolare su tematiche di grande rilievo come il ‘soccorso’ alle persone con demenza nei vari setting assistenziali, gli screening cognitivi e le consulenze nutrizionali. Sono state messe in evidenza le importanti ricadute dei progetti di ricerca sviluppati dal Centro regionale di Neurogenetica in collaborazione con università di varie regioni, le ricadute positive dei tanti Caffè Alzheimer e la necessità che la Regione Calabria stabilizzi queste realtà», rimarca ancora la consigliera regionale.
Importante la presenza di Michele Farina, presidente e fondatore dell’Alzheimer Fest, e di Flavio Pagano, giornalista e scrittore, che ha presentato il suo ultimo lavoro “Un milione di giorni” e le strisce del nuovo fumetto Alz e Aimer, rivolto ai giovani per diffondere la tematica con un linguaggio nuovo. Presenti anche le responsabili del progetto dei Musei Toscani per l’Alzheimer, insieme a tantissimi partecipanti accorsi da fuori regione.
«Un evento dunque riuscitissimo, apertosi con il saluto istituzionale del sindaco Paolo Mascaro e del vicepresidente della giunta, dottor Filippo Pietropaolo, che si intende riproporre stabilmente per segnare un nuovo entusiasmante cammino. Un contenitore di idee, progetti e inclusività per un futuro da costruire insieme», conclude Amalia Bruni.
L’edizione di quest’anno ha ottenuto i patrocini della Regione Calabria, dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, del Comune di Lamezia Terme, dell’ASP di Catanzaro e della Fondazione Carical.
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