RENDE (Cs) – Si è da poco conclusa, presso l’Università degli Studi della Calabria, la dodicesima edizione de “La settimana del pianeta terra”, Festival nazionale delle geoscienze.

La 12esima edizione dell’importante evento nazionale s’è svolto all’Università della Calabria nei giorni 8 e 9 ottobre scorsi.

A parlare della due giorni, in qualità di protagonista, è Melissa Bruno, che ha seguito tutte le fasi dell’interessante evento espositivo.

Come ogni anno la Sezione di Paleontologia del SIMU (Sistema Museale Universitario) ha partecipato alla Settimana del Pianeta Terra con un Geoevento dal titolo “Alla scoperta del patrimonio paleontologico calabrese: le collezioni nascoste“.

La “Settimana del Pianeta Terra” è un festival scientifico che dal 2012 coinvolge ogni anno nel mese di ottobre tutta Italia, con l’obiettivo di promuovere la divulgazione scientifica e la consapevolezza ambientale, nello specifico quella legata alla Geoscienze.

Curatrice del museo paleontologico dell’Università della Calabria sito al Cubo 14B è Anna Rao, mentre il referente scientifico della sezione di paleontologia del sistema museale universitario (SIMU), afferente al corso di studio in scienze geologiche, è Adriano Guido.

L’attività ha permesso ai partecipanti di osservare parte delle collezioni inedite donate al museo o derivate da attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che sono in fase di catalogazione e non ancora esposte.

Si tratta di una ricca collezione di invertebrati e vertebrati fossili provenienti dall’area di Vibo Valentia e altre importanti località fossilifere, che testimoniano l’evoluzione geologica e ambientale della Calabria.

Per i protagonisti dell’attività (125 studentesse e studenti delle ultime classi del Liceo) è stata un’esperienza coinvolgente, suggestiva ed emozionante, durante la quale hanno toccato con mano reperti che raccontano la storia della nostra regione.