I consiglieri di minoranza di “Cambiamo rotta”

AMANTEA (CS) – «Con riferimento alle notazioni del sig Giampà sulla Fiera di Amantea siamo costretti a ripubblicare la risposta che gli avevamo dato in occasione di una sua precedente garbata richiesta».

Esordiscono così in una nota stampa i consiglieri comunali di minoranza di “Cambiamo rotta». 

«Ci tocca ritornare su un argomento, che pensavamo di aver già chiarito – incalzano i consiglieri Luigi Socievole, Rossella Ferraro, David Viola e Maio Bruno – in più interventi, a beneficio di chi faceva e fa finta di non capire, perché non gli conviene, in quanto gli verrebbe meno l’uso dell’unica arte che conosce: quella di arrampicarsi sugli specchi».

E, ancora: «Pur di giustificare la propria esistenza, il ricorso alle insinuazioni più becere, mai supportate da prove, gli attacchi gratuiti che trasudano perfidia, odio e veleno e alimentano risentimenti e divisioni tra i cittadini, nonché la mistificazione dei fatti, sono il loro abituale, connaturato armamentario di lotta politica».

Non è ovviamente «il caso del sig. Giampà, che pone domande plausibili, con garbo e
assertività. Rifuggeremo perciò dal politically correct e saremo diretti e franchi».

Per “Cambiamo Rotta” «la priorità delle priorità è stata, da subito e sempre, la normalizzazione strutturale della situazione finanziaria:
-la chiusura del dissesto 2016;
-la rateizzazione con Ministero dell’interno del disavanzo al 2022
-l’efficientamento dell’Ufficio Tributi;
-la spending review (differenziata).

Senza il raggiungimento di quegli obiettivi il Comune ha le mani legate e operatività limitata e controllata».

In questa direzione «abbiamo dato il nostro contributo e quando richiesto i nostri suggerimenti. Analogo comportamento abbiamo tenuto in occasione dell’affidamento del servizio alla Multiservizi ed ogni qualvolta ci è stato chiesto un parere per dissolvere eventuali dubbi, ovvero per segnalare bandi per lavori pubblici e turismo, o ancora interrogazioni per stimolare confronto e discussione su Temesa e centro storico ma sempre senza tornaconto e soltanto per il bene dell’ente».

Fermo restando che «siamo distinti dalla giunta Pellegrino – lo dimostrano le votazioni in consiglio comunale – ma non facciamo opposizione con la bava alla bocca. Piuttosto che cercare ogni minimo pretesto per inondare i social e rompere gli schemi e gli equilibri psicologici di cittadini, più o meno attrezzati, che d’impeto diventano tifosi, preferiamo farci ascoltare con proposte».

Non capire che «l’ente ha limitate risorse finanziarie e umane, porta a non comprendere che ogni attività di programmazione è problematica e surclassata dalla rincorsa delle emergenze».

  • In questa occasione «il sig. Giampà prende spunto dalla vicenda fiera, per poter affermare sulla base di sue esclusive considerazioni che:
    – sarebbe giusto verso quanti ci hanno votato come compagine alternativa a quella del Sindaco…;
    -sarebbe normale esprimere cosa si pensa e se caso mai si è in grado di essere opposizione…dare senso al voto che ci è stato accordato nel giugno 2022;
    – non si chiede a Cambiamo Rotta di esprimersi per spirito di contrapposizione…ma per evitare smarrimento da parte dei suoi elettori ai quali va detto con chiarezza da che parte stanno;
    – il silenzio può essere interpretato come segno di condivisione di ciò che esprime il Sindaco
  • ricordo che l’attività politica, sociale e civile si fonda sulla chiarezza, sulla coerenza che sembrano latitare nella compagine e che rendono i silenzi frutto di un atteggiamento quantomeno remissivo”.

È palese, questa volta, «il senso e il fine di domande a risposta incorporata

sulla base di deduzioni e opinioni del sig. Giampa. Le rispettiamo senza condividerle e comunque proviamo a ribadire che:
– siamo stati avversari di Pellegrino ma i programmi erano alternativi solo per la parte finanziaria (da noi ritenuta preminente e perciò prioritaria su tutto ); per il resto erano quasi sovrapponibili, almeno nei propositi più suggestivi;
– beato lei che conosce i nostri elettori e ne conosce anche il giudizio; noi riteniamo di essere coerenti e siamo impegnati a contribuire, quando ci viene richiesto, a fare qualcosa di buono per la città e confidiamo in un buon sentimento dei cittadini alla fine del mandato».

Sulla querelle fiera «potremmo liquidare la domanda con l’affermazione che noi rifuggiamo il coro, soprattutto quando è mirato a fare pura e semplice “ammuina”..per continuare ad avvelenare il clima di serena convivenza nella nostra comunità. Come è stato evidenziato, le opinioni sul quarto giorno di fiera sono diverse e tutte con buoni argomenti. E’ certamente numericamente maggioritaria la “fazione favorevole” perché include i privati  cittadini che sarebbero, dal loro punto di vista, favorevoli anche al quinto giorno».

Per contro ci sono «coloro che hanno attività commerciali che vengono letteralmente oscurate dagli ambulanti e pensano che la durata di tre giorni, tradizionalmente prevista per la fiera, sia la regola da rispettare».

L’amministrazione «fa i suoi conti e, in base alla situazione degli stessi, decide di non assecondare l’istanza, ben consapevole, da subito, di infilarsi in un vespaio di polemiche, innescato e rinfocolato dai soliti agit prop di professione, che conoscono solo l’arte della interdizione via social».

E lo sfogo di “Cambiamo rotta” va anche oltre: «Noi non avremmo mai immaginato che esprimersi su una simile problematica fosse dirimente e qualificante del ruolo di minoranza (non di opposizione). Siccome rifuggiamo il coro, preferiamo offrire spunti ai campioni di tastiera per smaltire un pò del loro rancore verso il mondo: siamo d’accordo con la decisione presa dall’amministrazione, proprio perché riteniamo le polemiche sorte un vero e proprio esercizio di retorica populistica a buon mercato».

Francamente «preferiamo impegnare il nostro tempo a seguire:
gli interventi di miglioramento al porto turistico, fondamentali e risolutivi delle deficienze strutturali, per importo pari a poco meno di 4 mln di euro ed attesi da anni sono stati inseriti finalmente nel Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027. Proprio nei giorni scorsi l’amministrazione, coadiuvata dall’ufficio tecnico, è stata convocata in Regione per avviare l’istruttoria propedeutica alla firma della Convenzione quindi all’avvio dei lavori;
Protezione civile e ricostituzione del gruppo volontari protezione civile, tema al quale da tempo chiediamo risposte e per il quale abbiamo recentemente presentato interrogazione relativa a digitalizzazione Piano e segnalazione aree di emergenza;
una piccola area giochi per diversamente abili in Piazza San Francesco;
– l’annoso problema delle pompe di sollevamento mal funzionanti in loc.ta Marinella;
– un finanziamento del 2014 per il rafforzamento locale del ponte in ferro a Catocastro, etc etc».

Tutto ciò premesso, «invitiamo coloro che hanno a cuore le sorti di Amantea e intervengono con frequenza sui social, non per sparare “giudizi” senza basi ma con argomentazioni e toni politically correct, di contribuire a raffreddare le polemiche. Ne raccoglieranno buoni frutti in caso di candidatura alle prossime elezioni. “Il problema delle menti chiuse è che hanno sempre la bocca aperta”».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it