CETRARO (CS) – La nomina dei due assessori esterni del Comune di Cetraro, la docente Unical Rosanna Mortati e l’avvocato Fabrizio Totera, ha scatenato l’ira del consigliere di minoranza Giuseppe Aieta.
In un video postato sul suo profilo social l’esponente di Cetraro in Azione esprime tutta la sua disapprovazione sulle nomine degli specialisti esterni, scelti al fuori della città.
«È accaduto quello che nessuno di noi poteva immaginare – attacca subito Aieta – In questi giorni si è sentito dire nelle interviste che sarebbero ricorsi alla nomina di due assessori esterni, ma pensavamo all’esterno del consiglio comunale, quindi nella città.
E invece no, sono andati all’esterno per davvero, cioè fuori dal perimetro di Cetraro. Hanno nominato due assessori che non sanno dove sono, Santa Lucia, Bonella, Acqua degli Angeli, non lo sanno. Ma come vi è venuto in mente di oltraggiare una città? Ma come vi è venuto in mente di esporre la città al ridicolo? – si chiede Aieta – Già ci ridevano tutti dietro, a tutte le latitudini, ma con questa operazione abbiamo messo il sigillo ad una città incapace di governarsi.
Cose che solo in questa legislatura sono accadute e noi non lo possiamo consentire. E poi ci sono errori grossolani nei comunicati che fate e che rivedremo in consiglio comunale. Non vi allargate e lasciate stare i titoli per illudere i cittadini.
Avete mortificato insegnanti, professionisti, lavoratori, dirigenti politici, cittadini e siete andati all’esterno, fuori da Cetraro, per dire che i cetraresi sono incapaci – accusa Aieta – Questo avete detto al mondo intero con queste nomine.
Niente da dire contro i due assessori ai quali auguro buon lavoro. Ma a voi com’è venuto in mente di sfigurare la nostra città? – incalza ancora l’ex sindaco – Penso qualcuno di voi debba riflettere sul serio perché quello che è successo è davvero offensivo nei confronti di tutti, anche di quelli che vi sostengono. A loro avete detto che sono degli incapaci che non possono amministrare la città. Questo gli avete detto. Ma ci vedremo presto in consiglio comunale e anche nelle piazze perché la città vuole sapere se è stata svenduta, perché è stata svenduta della propria dignità. Ma come vi è venuto in mente? – conclude Aieta – Questo vi chiederemo e voi dovrete rispondere. Questo è l’ultimo regalo della loro incapacità».
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