Cariati

CARIATI (CS) – «Come se quanto già accaduto non dovesse insegnare nulla a nessuno, Sindaco e maggioranza ripetono lo stesso copione andato in scena mesi fa quando, nonostante l’invito dell’opposizione a sospendere l’iter ed a sanare vizi ed errori sostanziali (quelli che loro oggi chiamano procedurali!), si approvavano da soli un bilancio di previsione, poi bocciato dal Tar accogliendo il ricorso della minoranza».

E’ quanto denuncia il Gruppo Consiliare L’Alternativa C’è  

«Stessa e identica arroganza e presunzione – incalza il Gruppo Consiliare – sono state confermate, in primis dall’assessore al bilancio Francesco Cicciù, nell’ultima seduta consiliare nella quale, ancora una volta senza minimamente ascoltare il nuovo invito dell’opposizione a rinviare il punto, è stato approvato sempre dalla sola maggioranza il Documento Unico di Programmazione (DUP), viziato perché privo dell’obbligatorio parere del revisore dei conti».

Esattamente per queste ragioni «e sempre a tutela del rispetto delle regole e della legalità delle istituzioni e della vita pubblica e soprattutto a tutela dei cittadini, per evitare il rischio ormai tangibile che il Comune venga presto dichiarato in stato di dissesto (e sarebbe il secondo dissesto causato da alcuni degli stessi amministratori!), impugneremo quel DUP viziato ed irregolare, dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) Calabria».

Certo «è dispiaciuto anche a noi che, così come è stato detto nel corso dell’assise dallo stesso Primo Cittadino, a causa dell’obbligatorio ritorno in consiglio comunale per l’intervenuta bocciatura del bilancio, egli non abbia potuto purtroppo partecipare all’Oktoberfest e si sia persa una partita in Tv. Evidentemente non si ha il termometro della gravità della situazione, altrimenti non si spiega tanta ironia e superficialità».

E, ancora: «Non possiamo tollerare che si continui a sostenere, come ha fatto sempre il loquace assessore Cicciù (già assessore e già presidente del consiglio con la passata amministrazione) e ad invocare inesistenti prassi del passato, perché è documentato che negli ultimi anni il Dup è stato approvato col parere del revisore».

Quindi «ci chiediamo perché il responsabile finanziario Bruno Morise Guarascio nonostante il preciso deliberato della Giunta non abbia richiesto il parere del revisore, sostituendosi alla Giunta ed al Consiglio ed il Segretario Comunale non abbia richiesto anche in questo caso il rispetto delle norme».

Così come «non consentiamo – aggiungono – che si continui a tentare, invano, di disinformare la cittadinanza sulla gravità dell’errore commesso in fase di approvazione di bilancio, sminuito come procedurale. Anche perché il Documento Unico di Programmazione – evidentemente sindaco e maggioranza non ne sono a conoscenza – è il documento più importante perchè racchiude tutta la programmazione dell’amministrazione dei 3 anni».

Tra i primi «danni prodotti da quel comportamento, arrogante e presuntuoso vi sono sicuramente le migliaia di euro spese dall’ente per pagare la parcella all’avvocato incaricato di difenderlo nel procedimento perso. Trattandosi, quindi, di meri capricci degli amministratori – sostiene la minoranza – queste spese, per etica e responsabilità, dovrebbero essere sostenute dagli stessi in prima persona oppure rimborsando l’ente».

Quello portato in assise civica dalla maggioranza «è un nuovo Dup, diverso da quello approvato dalla Giunta nell’ottobre 2023 e senza il parere del revisore dei conti, senza l’aggiornamento approvato nel marzo 2024, sì con i pareri dei dirigenti, ma errati e non veritieri perché legati ad una dichiarazione non aggiornata e, addirittura, con la cancellazione di tutte le opere previste dalla programmazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr)».

L’Alternativa c’è, pertanto si chiede: «I finanziamenti presi dall’Amministrazione Comunale passata che fine hanno fatto? L’Esecutivo Mino ha deciso di rinunciare alle risorse che avrebbero consentito la crescita e lo sviluppo di Cariati?».

Sarebbe stato giusto «presentare un Dup aggiornato con i nuovi dati, anche per un obbligo etico nei confronti della Città, per entrare nel merito dei numeri e della programmazione della quale, nonostante le richieste di chiarimento della minoranza, nessuno della maggioranza ha saputo dire nulla».

In ogni caso, «esigere il rispetto delle regole e delle leggi – insistono i consiglieri di minoranza – sostanzia l’attività di controllo e la fondamentale funzione democratica riconosciuta all’opposizione. Altro che rallentamento della presunta azione di rilancio della Città! Altro che mero errore di procedura! Ed è ancora più grave ed insostenibile che a parlare così sia stato nel corso dei lavori un consigliere di maggioranza, l’avvocato assessore al bilancio bocciato Cicciù».

Infine: «Né, sia chiaro, a sanare o azzerare la gravità di quanto accaduto a marzo scorso col bilancio preventivo bocciato e, perseverando nell’errore e nell’arroganza, nell’ultimo consiglio col Dup viziato, può essere minimamente invocata, quale istantanea di prestigio o addirittura di restituzione della dignità a Cariati, la presenza del Primo Cittadino in consessi associativi nei quali resta per altro discutibile e contestabile in diritto la permanenza e la rappresentanza istituzionale alla luce della sua condanna definitiva per il dissesto di Cariati; o potrebbe essere addirittura d’ausilio la sistematica e tragicomica pretesa censoria della Presidente del Consiglio Aldina Montesanto che, derisa e richiamata per le sue grottesche ingerenze e piroette dalla stessa maggioranza, continua a dimostrarsi del tutto inadatta al ruolo super partes richiesto dalla funzione che dovrebbe essere di garanzia di tutti i consiglieri».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it