La consigliera regionale Sabrina Mannarino

PAOLA (Cs) – «È rilevante il fatto che quest’anno la regione Calabria sia stata inserita fra le eccellenze sanitarie italiane e a tal ragione, bisogna riconoscere il grande lavoro che sta svolgendo il Presidente Occhiuto sia nella sua veste di Commissario, sia con la squadra vincente che lo assiste nella Giunta e nel Consiglio Regionale».

E’ quanto fa sapere la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Sabrina Mannarino.

«L’importante lavoro del presidente Occhiuto e della sua struttura commissariale – prosegue la consigliera – ha permesso alla nostra sanità di compiere un evidente balzo in avanti, nonostante fosse stata presa in mano in condizioni a dir poco disastrose. Attualmente, la Calabria, per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza in ambito sanitario, recupera posizioni ed è Agenas a certificarlo, registrando un trend di significativo miglioramento rispetto all’anno 2022».

Un dato calcolato «sulla base degli stessi indicatori relativi all’attività assistenziale verificatasi negli anni precedenti da ospedali pubblici e privati accreditati. Questo non significa che siamo giunti a una soluzione, ma è lampante il riscontro positivo ottenuto dalle coraggiose scelte del presidente in merito all’inserimento dei medici cubani, ad Azienda Zero, al Piano di riordino della Rete ospedaliera e dell’emergenza urgenza e ad altre attività che hanno permesso anche all’Ospedale di Paola di scalare la classifica ed essere inserito tra le strutture in cui i pazienti di età superiore ai 65 anni vengono operati per la frattura del collo del femore entro le 48 ore dall’accesso in reparto».

La situazione «migliorativa in cui ci troviamo è il risultato di un gioco di squadra, ovviamente, dovuto anche alla professionalità dei medici e del primario del reparto di Ortopedia, il dr. Candela; alla gestione manageriale della nuova governance della Regione Calabria; all’Asp di Cosenza diretta dal dr. Graziano, riconoscendo i meriti del dr. Rizzo, del dr. Capristo e del dr. Magnelli, che con la Delibera n.1148 del 23 maggio 2024 hanno individuato i progetti di potenziamento e riqualificazione del Presidio Ospedaliero San Francesco di Paola».

In particolare, «tra i lavori in esecuzione comparivano, nella suddetta, proprio quelli inerenti alla riqualificazione strutturale ed impiantistica dell’U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia che costituiscono, oggi, per i sanitari dell’intero Spoke, lo stimolo giusto per progredire. Vorrei denotare, inoltre, che le attività di potenziamento previste per l’Ospedale di Paola non terminano qui: verrà installato il nuovo Angiografo nell’area di Emodinamica, ubicato presso il reparto di Cardiologia e Utic (brillantemente diretto dalla Dott.ssa Maria Teresa Manes, da poco insignita dal Premio Cultura Anno 2024); sarà realizzata una sala per la somministrazione della terapia chemioterapica collegata con il reparto di Oncologica, diretto dal dr. Gianfranco Filippelli; partiranno i lavori di adeguamento dell’Unità di Terapia Intensiva, con realizzazione di una sala open space per il monitoraggio dei pazienti; la realizzazione del nuovo blocco operatorio (collocato al terzo piano); la realizzazione della terapia intensiva per Stroke Unite che coronerà il lavoro del reparto di Chirurgia, diretto dal chirurgo di fama internazionale, il Dr. Squillante; la riqualificazione e l’adeguamento, con annessa realizzazione dell’Open Space, del reparto di Emodialisi che è diretto dal dr. Montera, il quale si è distinto nel periodo dell’emergenza Covid; l’ammodernamento del Pronto Soccorso; la riqualificazione e l’ampliamento del reparto di Radiologia, ove saranno predisposti dei locali per l’installazione della RM e della Tac, diretto dal dr. Lopez, il quale si occupa egregiamente del reparto anche grazie all’ausilio della dr.ssa Raffaella Sbano».

In conclusione, «condivido con orgoglio la notizia che vede il nosocomio paolano posizionarsi tra le 10 strutture ad alto volume di interventi, raggiungendo un valore superiore al 75%, rispetto a quello previsto dal DM70/2015».

Anche «il reparto di Cardiochirurgia della “ Dulbecco” di Catanzaro ha conquistato un grande successo, infatti, si conferma tra le 35 strutture ospedaliere ad alto volume di interventi. La strada è ancora lunga ma possiamo essere fieri di essere finalmente usciti dall’oscurantismo sanitario che ci ha fin ora accompagnati. Sono certa che in futuro, mediante la collaborazione di tutti gli attori del comparto sanitario, registreremo altri importanti traguardi, perché a risultare vincente, deve essere, e sarà, il gioco di squadra».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it