PAOLA (Cs) – L’ex sindaco di Paola, Roberto Perrotta, consigliere comunale di minoranza in carica, interviene con un suo pensiero censurando la «schizzofrenia» degli amministratori comunali rispetto alle vicende dell’ospedale San Francesco di Paola, con particolare riferimento alla recente relazione Agenas che promuove l’operato della unità operativa di ortopedia (https://www.calabriainchieste.it/2024/10/29/dati-agenas-lamministrazione-politano-oggi-lospedale-di-paola-e-la-sanita-crescono/#google_vignette).
L’avvocato Perrotta non cita mai l’amministrazione comunale né tira in ballo nominativamente alcun esponente della maggioranza, ma il suo scritto è chiaro e circostanziato, non si presta ad alcun fraintendimento: la critica è rivolta alla “nuova era”.
«Come è strana la vita», è il pensiero dell’ex sindaco, che ricorda: «Non si partecipa alle iniziative a difesa dell’ospedale, forse solo – ma questo è ancora più grave – perché promosse da un determinato esponente politico, Di Natale; non si dà il patrocinio a un comitato che ha cercato anche in sede giudiziaria di tutelare gli interessi dell’intero comparto; non si partecipa alla grande manifestazione in piazza.
E mentre tutto questo accadeva – prosegue – si davano notizie rassicuranti, sbeffeggiando chi manifestava, ritenendolo incapace di interpretare al meglio le novità inserite nel nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, salvo poi arrivare in consiglio comunale e sposare in toto le preoccupazioni espresse in un documento preparato dalla dottoressa Ciodaro e fatto proprio, prima dalla minoranza e, poi, dall’intero consiglio», ricorda Roberto Perrotta.
«Ora – aggiunge – cercando di far dimenticare queste forme di schizzofrenia, ci si appropria dei giudizi lusinghieri che organismi appositi hanno fornito sul nostro ospedale, riconoscendone meriti e pregi.
Ovviamente non c’era bisogno di alcun comunicato ufficiale per venire a conoscenza dello stato della nostra struttura ospedaliera: bastava averla frequentata, soprattutto nelle occasioni di crisi e di difficoltà, dovute alcune a fatti contingenti e imprevedibili, altre a scelte avventate e scellerate.
Tuttavia, giova far memoria che anche in quelle occasioni la professionalità, l’abnegazione e lo spirito di servizio di tutto il personale sanitario, hanno garantito determinati livelli di efficienza e di qualità.
Lascio a chi vive solo ed esclusivamente di selfie e di autocelebrazioni, il compito di crogiolarsi nel nulla e nel fatuo e mi congratulo con chi, ogni giorno, in qualunque circostanza, pur con i limiti che appartengono ad ogni condizione umana, butta il cuore oltre ogni ostacolo, superando anche la difficoltà psicologica di non essere stato tutelato e supportato nella sede cittadina più importante», conclude il consigliere comunale di minoranza.