CATANZARO – «Una premessa doverosa: il presidente della Regione Occhiuto va ringraziato per avere creduto nella possibilità di salvaguardare la realizzazione del Sistema Metropolitano di Catanzaro che, salvo intoppi, dovrebbe essere completato prima di Natale».
E’ quanto dichiara la consigliera comunale, Igea Caviano
«È un merito che gli va riconosciuto ma il presidente, forse involontariamente, ha commesso un errore “storico” nel suo post su Instagram, dicendo che questa opera è stata concepita 12 anni fa. Se così fosse, la metropolitana sarebbe stata concepita dal sindaco Abramo e avviata dall’allora presidente della Regione, Scopelliti».
Ma «non è affatto così e lo diciamo senza alcuna vena polemica, ma solo per rivendicare un’ideazione progettuale che appartiene totalmente al centrosinistra catanzarese. Infatti, l’idea del cosiddetto “Pendolo” nasce nel 2007 su iniziativa dell’allora sindaco Rosario Olivo che chiamò a concretizzarla uno dei migliori progettisti italiani, l’ingegnere Giovanni Angotti, nella sua qualità di professionista tra i più apprezzati, anche se non bisogna nemmeno dimenticare l’estrazione socialista e di sinistra di questo nostro illustre concittadino».
E, ancora: «Risale al 2008, sotto la presidenza della Regione di Agazio Loiero, peraltro tra i fondatori del Partito democratico, il primo finanziamento ufficiale alle Ferrovie della Calabria quale soggetto attuatore. Non ci sono dubbi sulla paternità ideativa dell’opera che sta per essere completata e questo non significa sminuire il lavoro svolto dai vari sindaci e dai vari presidenti della Regione lungo tutti questi anni».
E, poi «il “Pendolo”, come ancora mi piace chiamarlo in ricordo di quella stagione politica forse troppo sottovalutata (si pensi anche all’impulso dato da Loiero alla cittadella), sicuramente rivoluzionerà il sistema dei trasporti nella nostra città, ricucendo – così come avevano pensato gli ideatori dell’opera – il centro con il quartiere Lido e con il polo direzionale di Germaneto. Sono certo che il presidente Occhiuto per primo prenderà atto di questa annotazione storico politica, per nulla polemica, ma doverosa».
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