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Ladri ancora in azione a Quattromiglia, rubati auto e computer a uno studente

I malviventi sono entrati in azione martedì 23 ottobre in via Atene a Quattromiglia di Rende, a pochi passi dalla tradizionale Festa della Birra

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RENDE (Cs) – Uno studente 24enne dell’Università della Calabria, originario del Catanzarese, ha subito il furto della propria autovettura, una Fiat 500 di colore rosso, nonché la sottrazione di uno zaino di proprietà della sua fidanzata (contenente un computer portatile, una carta postepay, denaro contente e documenti di riconoscimento) custodito all’interno dello stesso mezzo.

Un danno economico da circa 10mila euro, ma anche e soprattutto un danno affettivo perché quell’automobile rappresentava tanto per uno studente modello che con immensi sacrifici è costretto a vivere lontano dalla propria città per formarsi e costruire il suo futuro.

I ladri sono entrati in azione martedì 23 ottobre in via Atene a Quattromiglia di Rende, a pochi passi dalla tradizionale Festa della Birra.

Il giovane ha sorpreso i malviventi mentre si stavano dileguando a bordo della sua automobile ed ha subito chiamato il 112, ma non c’è stato nulla da fare: i delinquenti sono fuggiti via velocemente, facendo perdere le proprie tracce.  

«Erano circa mezzanotte e l’ho vista andar via sotto i miei occhi – ha raccontato la vittima a Calabria Inchieste – senza poter fare nulla per fermare quel momento. Da allora, vivo con un peso sul cuore, con l’incubo costante che un pezzo di me, che racchiudeva anni di sacrifici e speranze, sia svanito senza un motivo».

Il 24enne non ha ricevuto alcuna richiesta di riscatto e sospetta che la sua auto possa trovarsi da qualche parte tra Paola e San Lucido, avendo letto sulla stampa della recente indagine dei carabinieri a carico di una banda di ladri operativi tra Cosenza e costa tirrenica cosentina.

Ma nonostante tutto, criminali dediti al furto sono ancora a piede libero e tante persone subiscono danni di vario tipo a causa di queste scorribande.

L’auto di questo ragazzo potrebbe essere nascosta in qualche luogo isolato, in qualche garage in uso ai malviventi o, peggio, potrebbe essere stata già smontata per venderla a pezzi. Un’altra ipotesi è che i ladri agiscano da qui a qualche tempo mettendo in atto l’odiosa pratica del “cavallo di ritorno”.