CATANZARO – «Il tavolo al Ministero delle imprese e del made in Italy sulla vertenza Abramo è andato bene: siamo davvero all’ultimo miglio».
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, al termine del tavolo sulla vertenza Abramo svoltosi questo pomeriggio presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.
«La Regione in questi mesi ha ideato, proposto e costruito un progetto a detta di tutti gli interlocutori ‘innovativo’ per il reskilling delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, e per il loro impiego in processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione, a cominciare dalla dematerializzazione della sanità».
E, ancora: «Oggi abbiamo illustrato il percorso fatto e soprattutto abbiamo evidenziato anche alle organizzazioni sindacali che ci sono tutti gli atti amministrativi pronti per concretizzare in pochissime settimane: il mio auspicio è che la vicenda, e dunque l’assunzione di tutti i 1000 lavoratori interessati, si possa chiudere positivamente entro fine mese».
Per questa ragione «il tavolo odierno è stato aggiornato, sempre al Mimit, mercoledì 27 novembre. In questo progetto la Regione Calabria ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5 milioni messi dal governo nazionale – e qui voglio ringraziare il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione, Alessio Butti, e il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, per la sensibilità dimostrata -, che sono stati assegnati all’Istituto Poligrafico dello Stato che si occuperà della dematerializzazione delle nostre cartelle cliniche».
L’Istituto Poligrafico dello Stato «ha già fatto la manifestazione di interesse per selezionare le aziende che avessero i titoli a svolgere quest’attività commissionata dalla Regione, e le due imprese che hanno risposto a tale manifestazione di interesse sono Poste Italiane e Tim».
Occhiuto ha poi proseguito: «Spero che entro qualche giorno l’Istituto Poligrafico dello Stato concluderà tutte le procedure amministrative per assegnare questa commessa a Poste o a Tim. Chi si aggiudicherà la commessa potrà svolgerla anche attraverso soggetti industriali o altre imprese, ma è evidente che riceverà gli incentivi della Regione per l’assunzione e la formazione dei lavoratori solo a condizione che assuma tutti i 1000 dipendenti dell’Abramo Customer Care anche prima dell’avvio dei processi di digitalizzazione».
Per giungere rapidamente a questa soluzione e per assicurare la continuità occupazionale, infatti «la Regione ha inoltre fatto dei bandi a sportello per incentivare l’assunzione di questi dipendenti, abbattendo il costo del lavoro e finanziando la formazione sia dei lavoratori disoccupati che di quelli in cassa integrazione: per cui questi dipendenti saranno immediatamente assunti – ancor prima dell’inizio concreto dell’attività di dematerializzazione – appena sarà assegnata la commessa».
«Devo ringraziare il mio vicepresidente Filippo Pietropaolo che ha lavorato insieme al suo direttore generale, Tommaso Calabrò, alla convenzione del progetto della dematerializzazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato. Così come devo ringraziare l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, che insieme al suo Dipartimento e ai direttori generali, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai, hanno prodotto diversi bandi a sportello propedeutici a questa soluzione».
In questi giorni «che ci separano dal prossimo incontro al Mimit la Regione chiederà ai commissari l’elenco di tutti i lavoratori interessati per poterli profilare e per arrivare al 27 novembre con tutte le carte pronte per chiudere positivamente la partita».
Per la Regione, oltre al governatore, hanno partecipato all’incontro di Roma il vice presidente Filippo Pietropaolo, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, il consigliere del presidente per gli affari giuridici, Ettore Figliolia, e i direttori generali della Cittadella Fortunato Varone (Lavoro), Tommaso Calabró (Sanità), e Maurizio Nicolai (Programmazione unitaria).