PAOLA (Cs) – La presa di posizione a mezzo Calabria Inchieste dell’Amministrazione Comunale «è una rappresentazione concreta della approssimazione con cui si gestisce la cosa pubblica. La diffida che i nostri validi amministratori hanno inviato all’Agenzia delle Entrate ci ricorda le discussioni tra i bambini della prima elementare: maestra non sono stato io, è stato lui».
Attacca ancora il Pd paolano, dopo il botta e risposta con l’amministrazione Politano sui ruoli idrici dell’anno 2013/2014. (https://www.calabriainchieste.it/2024/10/31/pd-attacca-nuova-era-su-gestione-amministrativa-e-ospedale/#google_vignette)
«Dopo che abbiamo smascherato la marachella di aver inserito in bilancio somme che in realtà non esistono – spiega il Pd in una nota – il Comune di Paola diffida l’Agenzia delle Entrate (https://www.calabriainchieste.it/2024/11/05/mancate-riscossioni-canone-idrico-2013-e-2014-comune-di-paola-diffida-agenzia-entrate/#google_vignette).
La verità è che non siamo stati ascoltati ed ora ci troviamo in una situazione disastrosa dal punto di vista finanziario – prosegue – non solo per il mancato incasso dei ruoli idrici 2013/2014 ampiamente prescritti, ma anche perché si dovranno rifondere le spese legali.
Altro che felici ma, piuttosto, preoccupati, considerata la delicata situazione economica dell’ente. Ci sorprende poi il richiamo alla nostra firma politica sul tema legalità.
Forse avrebbero dovuto riflettere meglio e guardarsi intorno, specie sulla gestione dei lavori pubblici».
«Ci dispiace per quanti all’inizio non ci hanno ascoltato ma come sempre il tempo mette tutto al suo posto», conclude la direzione del locale circolo di Paola in risposta all’attacco da parte dell’amministrazione.