AMANTEA (CS) – La regione Calabria, in merito alla querelle sorta tra i sindaci dell’Ambito 3 e il comune di Amantea per quanto attiene l’ufficio di Piano, ha deciso di cambiare le regole al fine di mettere tutti d’accordo.
«La regione Calabria, preso atto delle problematiche evidenziate dai comuni e al fine i agevolare il corretto funzionamento degli Ambiti territoriali sociali si impegna ad approvare una modifica al regolamento regionale numero 22 del 2019 con la finalità di consentire l’individuazione di sedi distaccate ed operative dell’Ufficio di Piano in uno o più comuni costituenti gli ambiti medesimi, nonché l’attivazione i sportelli informativi sociali presso ciascuno dei comuni degli ambiti».
La Regione si impegna altresì «per il tramite del commissario ad acta già nominato, a trasmettere bozza di regolamento di funzionamento della Conferenza dei sindaci nella quale prevede che: ogni Comune ha diritto a un voto; alla prima seduta della conferenza dei sindaci si provvederà all’elezione del presidente a maggioranza dei partecipanti; la maggioranza dei presenti costituisce il quorum deliberativo della conferenza dei sindaci».
I rappresentanti dei Comuni costituenti l’ambito territoriale sociale di Amantea (Amantea, Cleto, Belmonte Calabro, Lago, San Pietro in Amantea, Longobardi, Aiello Calabro, Fiumefreddo Bruzio e Serra d’Aiello, riuniti presso i locali della cittadella regionale con la finalità di perseguire una soluzione condivisa che consenta il corretto funzionamento dei servizi sociali nel predetto Ambito territoriale, concordano sulle seguenti misure operative: i Comuni confermano, sulla scorta dell’accordo di Programma già sottoscritto, il comune di Amantea come comune capo fila; l’ufficio di Piano, ai sensi delle vigenti disposizioni normative, ha sede presso il Comune capo Ambito; in esito alla modifica del regolamento regionale n.22 del 2019, l’ufficio di Piano avrà una sede distaccata presso un altro comune dell’Ambito individuato dalla conferenza dei sindaci; la conferenza dei sindaci provvederà all’individuazione del responsabile dell’ufficio di Piano; ogni comune provvederà all’individuazione di un proprio referente per le interlocuzioni ed i rapporti con il responsabile dell’ufficio di Piano, al fine di agevolare l’esercizio condiviso delle funzioni rimesse all’Ambito; nelle more della modifica regolamentare e dell’approvazione degli atti i governance l’ufficio di Piano, per l’esercizio delle sue funzioni, si avvale dell’attuale assetto operativo, messo a disposizione dal comune di San Pietro in Amantea».
Infine: «Il sindaco del comune di Amantea provvederà alla formale convocazione della seduta della conferenza dei sindaci, anche peer l’approvazione degli atti di governance, per il 4 dicembre, all ore 10.20, presso la sede del comune capo ambito. In caso di eventuale inadempienza la conferenza dei sinaci si intende già auto convocata per la data predetta».
Non si è lasciata attendere la presa di posizione sulla vicenda del candidato all ultime elezioni politiche Andrea De Luca.
«L’azione segna una netta sconfitta del signor Sindaco Pellegrino, ovvero stabilisce che ogni comune vale un voto! È stata proprio questa la principale motivazione sostenuta da Pellegrino che viene stigmatizzata dalla Regione Calabria».
In buona sostanza «Pellegrino rimane attestato sulla linea del Piave da solo e sconfitto. Come abbiamo gia avuto modo di ribadire non pagano le contrapposizioni e da questa vicenda il comune di Amantea ne esce sconfitto politicamente. Tanto è che viene anche precisato che alla prima seduta della Conferenza dei Sindaci si provvederà all’elezione del Presidente a maggioranza dei partecipanti. Ecco la seconda pesante sconfitta per il sindaco Pellegrino».
A sottolinearla ulteriormente «viene precisato anche che la maggioranza dei presenti della Conferenza dei Sindaci costituisce il quorum deliberativo. Viene inoltre ribadito quanto già condiviso da tutti, cioè Amantea rimane Comune capo ambito ed avrà la sede di piano. Ma attenzione viene anche data la possibilità di istituire una sede distaccata di Piano presso un altro comune dell’Ambito».
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