CETRARO (Cs) – Il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo non ha più la maggioranza per governare la città. L’ufficialità è arrivata ieri sera nel corso di un consiglio comunale, a tratti dai toni piuttosto accesi, in cui la crisi amministrativa che va avanti da mesi, è esplosa in tutta la sua drammaticità.

Forza Italia, per bocca della sua capogruppo Gabriella Luciani, ha chiarito una volta per tutte, la posizione del partito nei confronti della maggioranza dicendo che: «Il partito ha approvato il bilancio stabilmente equilibrato in quanto conseguenza dell’approvazione del dissesto, ma questo non significa che siamo in maggioranza e non stiamo neanche all’opposizione, perché per il futuro Forza Italia si determinerà di volta in volta»

Ciò vuol dire che al sindaco Cennamo mancano i numeri per governare, perché deve fare a meno dei tre consiglieri forzisti: Gabriella Luciani, Tommaso Cesareo e Giovanna Esposito, riducendo a cinque i consiglieri di maggioranza.   

«Quindi, Forza Italia –decreta la fine di questa legislatura – ha attaccato il consigliere di minoranza Giuseppe Aieta – e non è la prima volta, visto il comportamento ondivago che ha tenuto dal 15 luglio in poi. E allora politicamente parlando, per noi voi siete degli abusivi perché se si votasse una delibera importante voi non avreste i numeri per approvarla».

Aieta nel lungo intervento ha ripercorso la profonda crisi politica che sta vivendo da mesi la città “sprofondata ormai nell’abisso”.

Il consigliere di minoranza ha accusato apertamente che «la nuova giunta comunale nasce e vive a Reggio Calabria nel consiglio regionale. Avete svenduto questa città e la responsabilità è vostra che non volete levare le tende a questo accampamento. Ma responsabilità vera di quanto accaduto è del Partito democratico che tace su questa situazione e di Forza Italia, che da tenuto un comportamento altalenante».

Ma oltre alla situazione politica si è parlato anche del grave atto intimidatorio messo in atto circa due mesi fa nei confronti della famiglia dell’ex assessore Maurizio Iozzi. La foto della mamma defunta è stata trafitta alla gola con un coltello. Un fatto gravissimo per il quale Iozzi si aspettava una pronta risposta di solidarietà e vicinanza e una presa forte di posizione da parte dei colleghi di maggioranza, che a suo dire, non c’è stata.

Segno evidente di uno sfaldamento a livello dei rapporti umani e sociali  oltre che amministrativi. Il presidente del consiglio comunale Angelo Aita nel suo intervento, oltre a scusarsi ha espresso vicinanza e solidarietà da parte di tutto il consiglio comunale a Iozzi e alla sua famiglia.

Presenti solo all’inizio del consiglio comunale i due nuovi assessori l’avvocato Fabrizio Totera e la dottoressa Rosanna Mortati.

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