Il segretario del Pd, Enzo Giacco

AMANTEA (CS) – «Se un’amministrazione invece di risolvere i problemi li crea e li complica è chiaro che è giunta al capolinea. Dovrebbe avere la lucidità di prenderne atto e produrre le azioni che la politica impone in casi come questo. Resta un’unica azione dignitosa che l’amministrazione Pellegrino può ancora compiere, quella delle dimissioni contestuali». 

E’ quanto fa sapere il circolo del Partito democratico “Moro Berlinguer” di Amantea. 

«Le auspicano pubblicamente – incalza la coalizione di centrosinistra – una volta superato l’incaglio, anche tanti cittadini che all’epoca votarono convintamente NeaPolis».

E, ancora: «Il duro comunicato della Cgil dell’altro ieri, a difesa di una dipendente del Comune, rappresenta chiaramente il punto fino a cui si è “spinta” questa amministrazione. Non si ha memoria di un tale scontro tra politica e sindacato. Uno dei tanti tristi primati che porta in grembo una stagione che la città ora non vede l’ora di lasciarsi alle spalle».

Alla dipendente, «lo diciamo chiaramente, vanno la nostra solidarietà e vicinanza. Auspicando che possa essere messa nelle condizioni di poter lavorare con la serenità che la funzione esige. Ci sono, però, dei quesiti che a questo punto meritano una risposta. Quali sono i motivi che hanno condotto alla nomina dell’ufficio procedimenti disciplinari? Quali sono stati i criteri utilizzati per la nomina dell’ufficio?».

Una risposta la meritano «anche altri interrogativi. Su tutti: quali sono i motivi che hanno portato a concentrare ordini di servizio su di una persona? E perché sono stati annunciati a settembre i tempi record per l’inizio dei servizi mensa e scuolabus se oggi ci viene, invece, comunicato che al momento non sono state espletate neppure le gare e che, anzi, la loro realizzazione solo recentemente è stata attribuita alla “funzionaria ribelle” (con tempistiche che fanno sorridere!)?».

Se non è «una ripicca qualcuno allora deve spiegare qual è il modello organizzativo che l’amministrazione ha messo in campo, magari pubblicando tutti gli ordini di servizio realizzati in questi anni con i relativi destinatari».

E, infine: «cosa c’entra, in tutto questo, la querelle Ambito Territoriale Sociale?
Già, perché ultimamente tutto sembra girare intorno all’Ats. Non sappiamo se abbiano mai avuto in mano la situazione. Noi crediamo di no! Ma certamente, oggi, ai nostri amministratori è sfuggita di mano. Le determinazioni della Regione, infatti, sono un segnale chiarissimo nei confronti d Pellegrino & company. Il regolamento del 2019 sarà modificato, con tanto di mortificazione della città che nella sostanza perderà la leadership che per anni le è stata riconosciuta».

In conclusione: «L’allergia al dissenso e la presunzione della ragione negli ultimi trenta mesi hanno prodotto la perdita della credibilità che il sacrificio di cui è intrisa la storia della città aveva costruito. È l’ora solo di chiudere il prima possibile questa pagina e dare la possibilità alla nostra comunità, oggi avvilita e confusa, di ricostruire la propria credibilità».

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