PAOLA (Cs) – E’ finito dritto in carcere il 41enne pregiudicato, originario di San Felice a Castello, accusato di una lunga sfilza di reati (circonvenzione di incapace, estorsione, minacce) commessi a danno di una persona incapace e del figlio minore con disabilità.
Indagata a piede libero la moglie della vittima, amante dell’aguzzino, che si sarebbe resa responsabile del concorso nel reato di circonvenzione di incapace perché, abusando della vulnerabilità e della fragilità del marito, ne carpiva la fiducia assieme all’odierno arrestato, inducendolo a donare tutti i beni alla moglie (l’intento era quello di venirne in possesso lui, il 41enne arrestato), causandogli un notevole danno economico in quanto uniche risorse economiche a sua disposizione, essendo privo di occupazione.
E’ la storia ormai nota del cosiddetto Palazzo Odeon di Paola, di cui Calabria Inchieste si è occupato nei mesi scorsi in esclusiva assoluta con due servizi giornalistici, realizzati a luglio e ad agosto e relativi a gravissimi fatti di cronaca verificatisi a Paola, nella zona di Sottomercato:
L’uomo è entrato nella vita di quella famiglia perché amante della donna, presentato a marito e figlio come cugino (o cognato), venuto a Paola in soggiorno obbligato dopo 30 anni di detenzione per prendersi cura della sedicente parente.
Ma in effetti era il suo amante e puntava a impossessarsi dei beni della famiglia, usufruendo per tanto tempo di vitto e alloggio a loro danno.
E quanto il 41enne ha iniziato ad assumere atteggiamenti violenti, picchiando ripetutamente il marito della sua amante e arrecando non pochi disagi al ragazzino, la donna si era deciso a cacciarlo di casa, ma lui reagiva sia con minacce di morte (dicendo all’amante che avrebbe ucciso suo figlio), sia picchiando ripetutamente il marito, sia barricandosi nella loro casa e minacciando finanche i carabinieri (giunti sul posto dopo la richiesta di aiuto della famiglia, tenuta fuori dal proprio appartamento), riferendo loro che era armato e che li avrebbe crivellati di proiettili.
Nei prossimi giorni offriremo altri dettagli della triste vicenda, senza dimenticare che siamo in una fase di indagini preliminari e che, sebbene vi sia un provvedimento cautelare personale emesso dal giudice, su richiesta della procura, i fatti saranno vagliati anche in sede di contraddittorio.