il corso principale di Campora San Giovanni

AMANTEA (CS) – «Osserviamo sgomenti i tanti accadimenti in una città che sembra essere ripiombata negli oscuri meandri della politica che doveva rappresentare il “Cambiamento” che in realtà mai si è verificato».

E’ quanto denuncia l’associazione “Ritorno alle origini di Temesa”, nella persona del suo presidente Antonio Gelsomino, in relazione a una serie di vicende che hanno visto il sindaco e la sua maggioranza al centro di varie polemiche. 

«La “Politica” che doveva amministrare la Città – incalza il presidente Gelsomino – è morta con le ultime amministrative nelle quali, in molti avevano riposto speranze di rinnovamento ma che oggi, gli stessi che avevano accordato un largo consenso alla lista che poi è risultata vittoriosa, esprimono una forte delusione».

Delusione «per il modo di improvvisarsi amministratori ma che denota come avrebbero difficoltà ad amministrare anche un condominio, delusione per il modo di confrontarsi con la comunità ma anche con le istituzioni del territorio (vedi ATS3), delusione per il modo con cui si vuole rappresentare il mondo dell’associazionismo vedi ultima vicenda sul gruppo di protezione civile».

Questa, ormai «è una amministrazione autoreferenziale, che parla a se stessa con improbabili dirette sul Web, che aumentano le distanze con le legittime aspettative di una comunità che viene mortificata ogni giorno dal loro modo di pensare “Io sono io e tutti gli altri non sono un …..”, giusto per rendere comprensibile l’idea esternata l’altra sera in diretta da un “vecchio” amministratore».

La programmazione «latita da tempo e perfino le cose più semplici quale quella di garantire il diritto allo studio (vedi questione scuolabus) diventa un incubo dal quale non si riesce ad uscire. Tentano di far passare come vittorie cose come ad esempio quella relativa all’ATS3 o alla questione “Temesa” che invece vengono rinvigorite e prendono ulteriore slancio».

E proprio su Temesa, «che ha visto il Cds confermare che il referendum deve essere celebrato, la nostra determinazione è tale che non faremo nessun passo indietro, anzi».

Sulle cose strane che succedono in città un’altra cosa che colpisce «è il comportamento incomprensibile della minoranza di “Cambiamo Rotta” per il quale solo oggi è chiaro che gli elettori non hanno scelto tra l’uno o l’altro ma semplicemente votato per la stessa lista».

Certo, «non tocca a noi ci schierarci tra le fila degli oppositori di questa amministrazione, ma sicuramente, anche alla luce di quanto sta attualmente succedendo, restiamo ancorati alla nostra idea di autonomia».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it