Carabinieri di Cosenza

CORIGLIANO ROSSANO – Nelle prime ore di ieri mattina i Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto di quelli delle Compagnie di Cassano all’Ionio, Castrovillari e San Marco Argentano e il  coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno effettuato un imponente servizio per contrastare il diffuso fenomeno del «favoreggiamento alla permanenza clandestina degli stranieri sul territorio nazionale» e di tutte le altre ipotesi di reato connesse, con particolare riferimento alla «concessione degli immobili a titolo oneroso a cittadini stranieri irregolari».   

Il servizio straordinario per il controllo del territorio predisposto dal Reparto Territoriale di Corigliano Rossano è stato strutturato al fine di contrastare tutte le ipotesi di reato previste dal testo unico sull’immigrazione e per porre un segno tangibile alle situazioni che, in qualche modo, si ripercuotono sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

In questo ambito sono state controllate diverse abitazioni e sottoposti a controllo, attraverso le attività di fotosegnalamento, numerosi extracomunitari, affluiti in questo periodo nella frazione marina di Schiavonea per essere poi impiegati nei lavori agricoli dei fondi della sibaritide.

In tale contesto è stato rilevato che alcuni cittadini italiani avevano dato in locazione i propri immobili a stranieri non in regola per rimanere sul territorio nazionale. Sulla scorta di quanto stabilito dal «testo unico sull’immigrazione» le suddette strutture sono state poste sotto sequestro, per la successiva eventuale confisca. Abitazioni dove, tra le altre cose, sono state riscontrate condizioni di degrado e, più in generale, situazioni di assoluta insalubrità.      

Durante le operazioni, che hanno visto l’impiego di oltre 70 Carabinieri, sono stati sequestrati due immobili, identificati oltre 100 stranieri, a 30 dei quali è stato notificato il «decreto di espulsione dal territorio nazionale», emesso dal Prefetto di Cosenza, mentre a 29 è stato notificato «l’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale» entro sette giorni.

I proprietari degli immobili sono stati contestualmente deferiti alla Procura della Repubblica di Castrovillari per le ipotesi di reato richiamate.