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Il 41enne campano ai carabinieri: «Sono armato, vi uccido tutti, ho un’arma 9 millimetri»

Poi le minacce all'amante che lo ha cacciato di casa: «Se non mi fai stare a casa io uccido tuo figlio e ti faccio vedere come si soffre. Hai chiamato i carabinieri? Stasera sei la prima a morire»

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PAOLA (Cs) – E’ un soggetto pericoloso e deve stare in carcere. Ne è convinto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Carla D’Acunzo, che il 6 novembre scorso ha accolto la richiesta del pubblico ministero Maria Porcelli di misura cautelare personale della custodia i carcere a carico del 41enne di origini campane che da oltre un anno avrebbe tormentato una famiglia di Paola, infilandosi in casa loro grazie alla complicità, in un primo momento, della moglie delle due vittime: un uomo fragile e vulnerabile e suo figlio, un minore affetto da disturbo psichico e affidato al servizio sociale di Paola.

L’uomo è infatti accusato, tra l’altro, di circonvenzione di incapace ed estorsione aggravata. Gli viene contestata la recidiva specifica ed infraquinquennale. L’ex amante è invece indagata a piede libero, in concorso, per il primo reato. (https://www.calabriainchieste.it/2024/11/08/pestaggi-estorsione-e-violenze-a-paola-arrestato-laguzzino-indagata-lamante/#google_vignette).

Le articolate attività di indagine condotte dai militari dell’Arma della Compagnia di Paola, anche a seguito di numerosi interventi per lite, hanno permesso di acclarare che l’uomo:

presentandosi come un parente, nel mese di maggio 2023 aveva indotto un 64 enne paolano, abusando della sua vulnerabilità e fragilità, a donare tutti i suoi beni alla moglie 45enne, tra cui la proprietà di metà di un’abitazione;

si faceva accogliere dalla donna presso l’abitazione dove viveva anche il succitato marito e il loro figlio disabile, ricevendo anche il sostentamento delle spese di vitto e alloggio. Alla notizia che questa non era più disposta ad ospitarlo, l’uomo nel mese di luglio 2024 minacciava lei ed il figlio, picchiando ripetutamente ed in più occasioni il marito.

La vicenda è nota all’autorità giudiziaria dal 4 novembre del 2023, data della prima querela sporta dai parenti delle vittime. Seguiranno, poi, altre tre querele di parte.

Quest’anno è stato caratterizzato da atti delittuosi e pestaggi, consumati dall’uomo a danno del marito della sua amante, spesso in presenza del minore, il cui stato di salute è peggiorato. La donna, poi, s’è decisa di cacciarlo di casa e, a questo punto, il 41enne è diventato più violento, spingendosi finanche a minacciare di morte le vittime e finanche i carabinieri.

IL 27 LUGLIO SCORSO SI BARRICO’ NELL’ABITAZIONE DELLE VITTIME, MINACCIANDO I MILIARI DELL’ARMA

Minacce e violenza verso i carabinieri: «Sono armato. Vi sto avvisando, il primo che entra lo trivello di colpi. Voi provate ad entrare e vedrete. Vi uccido tutti. Ho un’arma 9 millimetri. Al primo che entra lo sparo. Vi sto aspettando. Entrate che vi sparo a tutti. Non sto scherzando. Entrate e vedrete che succede. Entrate che vi aspetto». (27 luglio 2024)

https://www.calabriainchieste.it/2024/08/17/ennesimo-pestaggio-al-palazzo-odeon-famiglia-ostaggio-di-un-pregiudicato/

LE MINACCE ALL’AMANTE E LE BOTTE AL MARITO DI QUEST’ULTIMA, PERSONA INCAPACE, ANCHE DI FRONTE AL FIGLIO MINORENNE E CON DISABILITA’

«Se non mi fai stare a casa io uccido tuo figlio e ti faccio vedere come si soffre. Hai chiamato i carabinieri? Prima che arrivano loro ti uccido. Puoi venire anche con l’esercito, tanto stasera sei la prima a morire» (27 e 29 luglio 2024)

https://www.calabriainchieste.it/2024/07/30/violenza-a-paola-si-barrica-in-casa-di-conoscenti-tenendoli-in-ostaggio-poi-il-pestaggio/

Il presunto aguzzino è ora in carcere perché considerato pericoloso e, quindi, potrebbe reiterare le violenze a danno della famiglia. Dovrà ora difendersi da queste gravissime accuse, visto che allo stato siamo nella fase delle indagini preliminari.