CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – I consiglieri comunali d’opposizione Pasqualina Straface, Pietro Lucisano e Giuseppe Turano nel corso del Consiglio Comunale tenutosi ieri, hanno sottolineato come «l’attuale situazione debitoria del Comune ipoteca qualsiasi reale programmazione per i prossimi anni, senza contare – hanno aggiunto –  lo stallo generale al quale si rischia seriamente di andare incontro con un dissesto finanziario che resta dietro l’angolo e che significherebbe la totale paralisi del Comune, oltre che più tasse per tutti».

Ma andiamo ai numeri. Eccoli:

«Bilancio consolidato, la crescita dell’indebitamento dell’Ente è passata dai 187,5 milioni di euro del 2022 ai 204,7 milioni del 2023;

la diminuzione del fondo cassa è scesa da 13,4 milioni del 2022 ai 4,8 milioni del 2023; sebbene nel patrimonio risulti un utile di 6,5 milioni di euro, lo stesso risulta diminuito di circa 5 milioni di euro, passando dai 236 milioni del 2022 ai 231 milioni di euro del 2023.

Tra i debiti emerge un oggettivo peggioramento di questi verso i fornitori, che passano da 48,2 milioni nel 2022 a 62 milioni del 2023 con una differenza negativa di circa 14 milioni di euro.

E questo avviene, attenzione, nonostante la diminuzione del fondo di cassa di oltre 8 milioni di euro rispetto all’anno precedente!

E mentre i debiti aumentano per 18,9 milioni, dai dati della Banca d’Italia Siope risulta che  il comune di Corigliano-Rossano ha utilizzato l’anticipazione di cassa per 47,2 milioni di euro e che le indennità del Sindaco e della Giunta vengono aumentate di 19mila euro, passando da 481,6mila a 500,6 mila!

Sono, questi, i numeri che fotografano un Comune sull’orlo del dissesto finanziario che emerge dalla lettura dei dati del bilancio consolidato e che sintetizzano e sottendono la concezione distruttiva, spregiudicata con le risorse pubbliche, ingannevole con la Città e priva di ogni prospettiva di sviluppo di questo Sindaco».

«Ciò che è ancora più grave – sono andati avanti Straface, Lucisano e Turano – è che il Sindaco è certamente consapevole di questo rischio imminente, anche se egli preferisce far finta di nulla, convinto di poter portare a termine i suoi obiettivi personali e che, come è noto, come egli stesso ha ufficializzato nei giorni scorsi, non coincidono più con il governo di Corigliano-Rossano ma con l’eventuale prosecuzione della sua carriera politica.

Tra le altre cose – hanno aggiunto – risulta preoccupante anche la situazione dei debiti verso gli istituti previdenziali e assicurativi, quali Inps e Inail, che passano da 359 milioni di euro del 2022 a 821,3 milioni di euro nel 2023.

Tradotto: il Comune di Corigliano-Rossano, con Stasi, non versa i contributi dei dipendenti!

Se il bilancio consolidato deve rispondere a due aspetti importanti, l’obbligo di consolidamento e la trasparenza degli atti, per quanto riguarda quest’ultima, ormai diventa quasi inutile ribadirlo, essa – hanno sottolineato i consiglieri d’opposizione – non è stata minimamente rispettata.

Continueremo a svelare e a condividere con l’opinione pubblica tutti i dati che certificano il disastro economico in corso e che – hanno concluso Straface, Turano e Lucisano – non coincidono affatto con l’immagine falsata, demagogica e populista che il Sindaco è convinto, invano, di poter propinare ingannando anzitutto la cittadinanza ed anche il territorio».