SAN LUCIDO (Cs) – E’ di questa mattina l’ordinanza della vice sindaca di San Lucido, Elisabetta Bonaiuto, l’ordinanza che dispone la chiusura – per motivi precauzionali – dell’Istituto comprensivo di via Strada I, ai fini dell’effettuazione disinfezione, disinfestazione e deratizzazione dei locali, per il periodo mercoledì 13 novembre a sabato 16 novembre.
Per come evidenziato dalla vice sindaca è «urgente e necessario dare opera di straordinaria disinfenzione, disinfestazione e deratizzazione di detto plesso scolastico, da parte di idonea ditta specializzata, in modo tale da stabilire condizioni igienico sanitarie favorevoli allo svolgersi in sicurezza delle attività didattiche e scolastiche in genere ed a garanzia del regolare sviluppo delle attività scolastiche quotidiane».
Infine: «La chiusura delle attività didattiche avverrà per lo stretto tempo necessario a dare esecuzione al servizio suddetto e per la durata di quattro giorni dall’inizio dell’intervento».
Per la consigliera comunale di minoranza, Caterina Bruno l’attuazione del provvedimento non avrebbe nulla a che fare con la “prevenzione” considerando che «ormai il danno è fatto».
La prevenzione «l’avrebbero dovuta fare ad inizio anno scolastico, nonostante da me più volte informalmente richiesto di provvedere alla derattizzazione, sanificazione e disinfezione, chiedendo specificatamente di occuparsi anche di derattizzare diverse zone del paese ed il centro storico in particolare. A quanto pare nulla è stato fatto. Chiedevamo solo le condizioni minime del vivere civile. Ribadisco che non si tratta di prevenzione come espressamente riportato in ordinanza, ma di un maldestro tentativo di rimediare alle solite mancanze di questa amministrazione a cui ormai ahinoi siamo abituati».
E, ancora: «Chiudere di punto in bianco un Istituto scolastico comporta un’infinità di disagi, soprattutto per i genitori degli studenti che lo frequentano. Probabilmente gli amministratori comunali non si rendono conto che c’è tanta gente che lavora e situazioni simili – generate tra l’altro da negligenze e approssimazione da parte di chi avrebbe dovuto programmare questo tipo di interventi a tempo debito – scombussolano la vita di chiunque».
Ecco perché «non posso fare altro che manifestare la mia solidarietà alle famiglie investite dal disagio e agli alunni della scuola ai quali viene leso il diritto allo studio».
Infine: «Chiedo agli amministratori in carica, da oggi in poi, di prendere in seria considerazione la programmazione di ogni attività sul territorio. Dopotutto, chi amministra la cosa pubblica, dovrebbe sapere dove come e quando intervenire, non aspettare che il danno arriva e poi correre in gran fretta al riparo».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it