«La Corte Costituzionale – spiegano gli esponenti Red – chiarisce quella che è stata da sempre una nostra convinzione tanto da avere chiesto un consiglio comunale aperto in difesa della nostra città, della nostra regione e dell’intero mezzogiorno d’Italia. L’idea secessionista – proseguono gli esponenti Red – immaginava un colpo mortale ai diritti socioeconomici e di cittadinanza per milioni di italiani per non parlare delle nefaste conseguenze che avrebbe avuto il comparto sanitario prima e il diritto allo studio poi».
E, ancora: «Il nostro auspicio – concludono gli esponenti di Red – è che a questo affronto ai diritti costituzionali fermato in modo netto ed inesorabile nel merito di quanto prospettato ne consegua un impegno dei nostri parlamentari in misure specifiche per la Calabria su sanità, sicurezza, trasporti e lavoro, per un’idea di Italia unita e nell’auspicio che alle logiche partitiche prevalga l’identità territoriale».
Infine: «Oggi, l’idea della secessione dei ricchi voluta e sostenuta dalla Lega nord – spiegano Versace, Burrone e Castorina – dopo la dichiarazione di incostituzionalità, fortunatamente, fallisce miseramente. Oggi più che mai il paese ha bisogno di unità e solidarietà nazionale, elementi da sempre sconosciuti ai figli di Pontida. Saremo pronti – concludono i consiglieri di Palazzo San Giorgio – al sostegno al referendum abrogativo dell’intera legge per difendere l’idea di un’Italia unita con la Calabria protagonista».