CETRARO (Cs) – Un nuovo progetto di città portato avanti da una nuova classe politica dirigente che deve riappropriarsi del proprio ruolo con la partecipazione attiva dei cittadini e finalizzato alla rigenerazione urbana, civile e sociale visti come strumenti indispensabili per risollevare la città di Cetraro dal degrado generale in cui è scivolata.

È questa l’idea che i socialisti di Cetraro hanno presentato ieri in un incontro che si è tenuto a Palazzo Del Trono. Un’iniziativa che ha fatto registrare una grande partecipazione di pubblico che ha affollato la sala ed è intervenuto nel dibattito, a tratti molto acceso, che è seguito.

Il segretario del Psi Marco Occhiuzzi, nella sua introduzione, ha evidenziato i grossi problemi della città, come la crisi del commercio che mette a rischio il vivere civile di una comunità, carenza di servizi, strade dissestate, assenza di riferimenti, mancanza di lavoro, nonché il fallimento di formule politiche che hanno portato a una sorta di degrado delle istituzioni che non sono più il riferimento per i cittadini.

Per fermare tutto questo il PSI propone “la creazione di un tavolo di confronto tra forze politiche e quei cittadini che possano dare un contributo per un nuovo futuro della città. Occorre formare una nuova classe dirigente e un nuovo progetto politico basato sulle competenze e non su semplici portatori di voti”.

Dorotea Occhizzi ha parlato di “città smart”, intendendo una città più agile, inclusiva e più attrattiva, soprattutto per i giovani.  “Le istituzioni devono favorire l’inclusione dei cittadini e la cittadinanza attiva, la rigenerazione urbana della città e della comunità politica e sociale”.

Emanuela Matta ha sottolineato la necessità di “restituire autorevolezza alla politica ridando centralità ai partiti, creando liste che non siano più mere accozzaglie alla ricerca di voti ma fatte con competenza, preparazione, entusiasmo e con la voglia di migliorare il paese”.

Ma ad accendere gli animi del pubblico, è stato l’intervento del segretario del Partito Democratico, Gaetano Bencivinni, molto contrastato soprattutto, da parte degli esponenti del centrodestra presenti in sala.

Dopo diverse settimane di assoluto silenzio Bencivinni, nel suo intervento, più volte interrotto dalle contestazioni di chi, a gran voce, lo accusava di essere colpevole dello sfascio politico-amministrativo della città, ha evidenziato che bisogna dare sì dare centralità ai partiti, ma in particolare ai partiti di centrosinistra PD e PSI, ritenuti indispensabili nella costruzione della città del futuro.

Idea contestata dal consigliere Giuseppe Aieta convinto della necessità di “liberare la città da chi la tiene ostaggio”, riferendosi alla scarna maggioranza che governa una città ormai allo sbando in cui è presente il Pd, partito del sindaco, la fa da padrone.

 Quindi per Aieta “no a schemi preconfezionati triti e ritriti, ma a persone serie che abbiano competenze e traghettino la città dal deserto in cui si trova all’oasi. Questa stagione politica è finita”.

Un invito al sindaco a mollare la poltrona e rassegnare le dimissioni è arrivato anche dal commissario della Democrazia CristianaPino Losardo che ha sottolineato come il consiglio comunale sia ormai svuotato nelle sue funzioni da una maggioranza che nei fatti, non ha più i numeri per governare.

Il presidente del consiglio comunale Angelo Aita ha sottolineato, invece, come di fronte al fallimento della politica e delle istituzioni si registra, di contro, il proliferare indisturbato della criminalità organizzata e l’aumento delle dipendenze come ludopatia, alcol e droga che stanno portando la città a un punto di non ritorno.  

Per fermare la deriva della città per l’ex vicesindaco Fabio Angilica serve un’assunzione di responsabilità e di partecipazione da parte di tutti affinché la città esca dalle tenebre in cui è caduta e torni a risplendere come un tempo.

Vedremo quali saranno le conseguenze concrete di questo primo incontro, ma soprattutto se alle tante chiacchiere seguiranno davvero i fatti. Questo è quello che i cetraresi vogliono dalla politica.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it