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“Nazione Futura” a Sandro Principe: «Accetti la sfida della città unica, ha già detto sì in passato»

«Ai tempi in cui Cosenza e Rende erano amministrate da Eva Catizone e Sandro Principe fu sottoscritto un importante accordo tra i due comuni che prevedeva la realizzazione della città unica»

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COSENZA – Il comitato per il Si di Nazione Futura che si batte per la realizzare della città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero, formula un appello a Sandro Principe, leader politico rendese.

«Come comitato per il Si di Nazione Futura non possiamo che ribadire la necessità di realizzare la città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero.

Una necessità civica che non ha connotazioni politiche ma che riguarda il benessere e il futuro dei cittadini.

Ai tempi in cui Cosenza e Rende erano amministrate da Eva Catizone e Sandro Principe fu sottoscritto un importante accordo tra i due comuni che prevedeva la realizzazione della città unica in occasione dell’approvazione del Psu.

Un documento che riproponiamo in chiave positiva, per dimostrare che il processo di conurbazione era già partito con una condivisione dei due sindaci di allora.

L’onorevole Principe condivideva il continuum tra le due città e tracciava di fatto il percorso per la fusione da realizzare attraverso una serie di iniziative che sono state di fatto messe in campo.

Riproponendo quel documento riteniamo che amministratori come Sandro Principe debbano accettare la sfida della città unica, perché ne sono stati protagonisti.

È profondamente sbagliato ritenere che si tratti di una accelerazione, considerando che le due città e successivamente anche Castrolibero hanno prodotto atti tangibili che portano all’occasione che abbiamo oggi.

Non possono oggi esistere barriere tra cittadini di un unico territorio che vivono in comune le opportunità e le vocazioni del territorio.

Per questo rinnoviamo l’invito a tutti i cittadini a recarsi alle urne e a scegliere la strada del Si per concretizzare un percorso lungo e lontano nel tempo.

All’on Principe l’invito ad accettare la sfida e a porsi legittimamente anche come punto di riferimento di un’area politica nella futura competizione elettorale sulla città unica».