CROTONE – Sono stati 156 i casi di violenza di genere denunciati in provincia di Crotone nei primi dieci mesi del 2024, dieci in più rispetto a quanto era avvenuto nel 2023.

Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Raffaele Giovinazzo, nel corso di una conferenza stampa organizzata in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’incontro si é svolto nella “Stanza tutta per sé” realizzata dall’associazione “Soroptimist di Crotone nell’ambito di una campagna nazionale per creare nelle caserme luoghi più accoglienti in cui poter ascoltare le testimonianze delle donne vittime di violenze.

Giovinazzo ha riferito anche che, sempre nel corso di quest’anno, sono aumentati gli arresti, passati da 31 a 34, tra cui uno per violenza sessuale. Così come si sono incrementate da 118 a 123 le denunce in stato di libertà.

Secondo il comandante provinciale dell’Arma, «se da una parte le donne stanno conquistando maggiore consapevolezza e coraggio nel chiedere aiuto e denunciare, dall’altra i contesti familiari disagiati sono quelli maggiormente esposti».

Da questo punto di vista, comunque, «la violenza sulle donne non fa differenze sul piano sociale. È facile individuarla anche in contesti agiati e, talvolta, anche in forme più gravi rispetto a quella che avviene tra le famiglie economicamente disagiate».

Da parte di Giovinazzo, è arrivato anche un appello alle donne.

«Al primo ‘devi’ – ha detto Giovinazzo – denunciate. Quando il vostro partner si rivolge a voi usando questo verbo, è meglio scappare. Rivolgetevi ai centri antiviolenza, chiamando il 1522 o il 112. Gli strumenti a disposizione sono tanti e le forze dell’ordine sono preparate a fronteggiare questo fenomeno».

Inoltre, «grazie al cosiddetto Codice rosso, c’è la possibilità d’intervenire in tempi rapidi anche da parte dell’autorità giudiziaria, perché lo impone la legge».

In occasione del 25 novembre la sede del Comando provinciale dei carabinieri di Crotone é stata simbolicamente illuminata di arancione, aderendo così alla campagna internazionale “Orange the World”, quale segno concreto dell’impegno profuso dall’Arma nel contrasto della violenza sulle donne (ansa).