FUSCALDO (Cs) – Una platea di studenti dell’Itis di Fuscaldo ha seguito con particolare interesse e attenzione l’importante convegno dal titolo: “Neanche con un fiore” (patrocinato dal Comune di Fuscaldo) che si è tenuto in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” che si celebra il 25 novembre.
L’evento, coordinato dalla professoressa Genoveffa Bottino FS Area rischio IIs “Silvio Lopiano” di Cetraro, dirigente scolastico Graziano Di Pasqua, si è tenuto presso la sala consiliare della sede distaccata del Comune di Fuscaldo sita nella frazione Marina.
Nel corso della manifestazione, coordinata dalla professoressa Lorella Boggia, si sono succeduti gli interventi degli esperti: Angela Formaro, agente di Polizia e scrittrice; Sergio Caruso, psicologo, criminologo; Concetta Grosso presidente provinciale del Cif (Centro italiano femminile), esperta in criminologia; Natalizia Sinopoli, docente e consigliere comunale; Fiorella Squillaro, giornalista professionista ed esperta in criminologia; Afa Parsa, professoressa; Antonio Beraldi, comandante della Polizia locale di Fuscaldo.
Le alunne della IV B, con video ed interpretazioni del testo, “La Bella e la bestia” scritto e letto dalla dottoressa Angela Formaro, hanno ricordato la tragica vicenda di Maria Chindamo giovane imprenditrice di Limbadi.
La donna fu rapita e uccisa per mano della ‘ndrangheta il 6 maggio 2016 all’età di 42 e data in pasto ai maiali per eliminare ogni traccia. L’unica colpa, secondo la Dda, fu di voler essere una donna libera e indipendente.
Il convegno è entrato nel vivo con gli interventi degli esperti i quali hanno spiegato agli studenti, anche con l’ausilio di alcuni video, le cause e le dinamiche relazionali della violenza di genere, i diritti negati, gli aspetti psico-sociologici, le conseguenze per le cosiddette vittime secondarie dei femminicidi, figli e parenti, loro malgrado testimoni di eventi così drammatici. Si è parlato anche della condizione delle donne in Iran che, a rischio della loro vita, si oppongono ad un regime che le vuole schiave e sottomesse al potere dell’uomo.
Sono stati esaminati anche i dati allarmanti registrati di quella che può definirsi una vera e propria piaga sociale. Da gennaio al 18 novembre 2024, purtroppo ben 99 donne sono rimaste vittime di femminicidio.
Per arginare questo fenomeno è importante, quindi, portare avanti, soprattutto nelle scuole, ma anche nelle famiglie, istituzioni, associazioni, un’opera di sensibilizzazione attraverso l’educazione all’affettività e alla parità di genere.
Elementi indispensabili affinché nelle giovani generazioni, si arrivi ad un cambiamento profondo, necessario a contrastare la diffusa cultura fatta di prevaricazione, stereotipi e pregiudizi e far crescere il rispetto per la donna e delle sue scelte.