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“Alt lo dico io, signor Sindaco”: è scontro sul “Flag”: Luciani replica a Cennamo

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Gabriella Luciani e Ermanno Cennamo

TIRRENO – Duro scontro tra il presidente del “Flag – La Perla del Tirreno“, Gabriella Luciani, ed il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo. Un botta e risposta pepato tra amministratori cetraresi sulla vicenda dello “sfratto” (scadenza contratto) dalla sede utilizzata dal medesimo Flag. Alla replica del sindaco, ribatte nuovamente Luciani.
Ecco la sua reprimenda.
“Alt lo dico io, Signor Sindaco, adesso basta continuare questa farsa in cui si “butta la pietra e ci si nasconde la mano”. Il Flag ha solo diffuso a mezzo stampa un comunicato che è stato ripreso e rititolato per diritto di cronaca”, premette Luciani.
Ma andiamo per ordine…
“Ritengo che non sia corretta la formula di inviare una semplice Pec contenente repentine decisioni senza prima consultare le parti; nemmeno il garbo istituzionale di convocarmi e sottopormi ufficialmente la “problematica” esposta nella Vs. nota al fine di trovare una soluzione condivisa”, spiega.
E aggiunge: “Ad onor del vero la nota della Capitaneria di porto non vieta al Flag di rimanere nell’ufficio assegnatogli, bensì semplicemente chiede all’Ente copia dei provvedimenti relativi all’occupazione di una porzione dei locali da parte di soggetti terzi”.
E ancora: “Sarebbe quindi bastata una richiesta per rinnovare la convenzione da produrre alle Autorità preposte”.
Ma v’è dell’altro: “Nessun divieto di concessione mirato al Flag per come si vuole lasciare intendere! ll CdA non ha potuto fare altro che prendere atto della nota e decidere di spostare gli uffici preposti in Belmonte Calabro, sede legale del Flag”.
Ancora attacca: “È evidente che la decisione presa dal Comune di Cetraro delinea una volontà politica, non dettata da norme o regolamenti demaniali. In quella struttura sono disponibili 5 stanze, di cui 2 occupate dal Comune, una dal Flag e le altre 2? Non sarebbe stato più utile avere sia il Flag sia la sede della Guardia di Finanza?”
“Di questo avremmo dovuto discutere di persona e non attraverso una pec datata e notificata il 22 marzo c.m a mezzo della quale l’ente Comune intima solo al Flag il rilascio dei locali entro e non oltre il 31 marzo”, afferma Luciani.
“E per ultimo, e spero sia davvero l’ultima volta che io debba continuare a difendere la mia posizione di presidente… né lei, né la sua maggioranza, Sindaco, avrebbe potuto legalmente “mettermi in discussione”, anche perché lo avete già fatto senza riuscirci”, è la strigliata a Ermanno Cennamo.
“A giusta ragione, la sua maggioranza ha nominato un nuovo delegato per il comune di Cetraro, ma in assemblea un delegato del Sindaco, non un incaricato a sostituirmi perché il ruolo del presidente è elettivo e ascritto alla persona fisica, non a quella giuridica rappresentata”, dice Luciani.
Che continua a mettere i puntini sulle “i”: “Rivesto a giusto titolo il ruolo di presidente del cda perché eletta dai soci come ben dice il parere autentico chiesto proprio dal suo delegato in assemblea e formalizzato da un insigne giurista. Ora basta. I soci del flag hanno confermato la mia presidenza per la fiducia, rieleggendomi per ben 2 volte, ricopro il mio ruolo non come comune di Cetraro ma nella qualità di amministratrice scelta”Poi conclude: “Chiudo questa squallida kermesse sottolineando che il 24/03, ho scritto una pec nella quale rimostravo tutto il mio risentimento verso questa sua scelta, e nella stessa comunicavo di aver convocato un Cda per il 28 marzo c.m per deliberare sull’oggetto, nemmeno in questo caso si è instaurato un tavolo di discussione; la pec del Flag è rimasta priva di risposta, ignorata, come molte altre nostre richieste  (vedi punto di stoccaggio rifiuti). Noi siamo sempre stati aperti al dialogo a tutela dell’interesse pubblico.

Il Cda del Flag ha deliberato di lasciare gli uffici del Porto liberi per le nuove iniziative del Comune, questo per precisare che il Flag non è solo il presidente ma i suoi rappresentanti pubblici, privati e soprattutto i pescatori, quindi caro Sindaco, non offenda l’intelligenza di tutti, perché la sua nota non l’ho interpretata solo io, ma una intera assise”