Home Politica Ospedali, Leporini (Udc): “Cetraro è il cuore dell’emergenza urgenza”

Ospedali, Leporini (Udc): “Cetraro è il cuore dell’emergenza urgenza”

"Ecco perché il blocco chirurgico deve venire a Cetraro. Di Natale novello masaniello"

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Giuseppe Leporini (Udc)

CETRARO (Cs) – Il leader dell’Udc di Cetraro, Giuseppe Leporini, partecipa al dibattito sulla sanità territoriale, nato dalla bozza di modifica al piano Scura che prevede il trasferimento del blocco chirurgia da Paola a Cetraro e, viceversa, lo spostamento del blocco freddo o medico dalla città del porto alla città del Santo.

“Da giorni circola la notizia che il reparto di chirurgia ed il centro trasfusionale ritorneranno all’Ospedale di Cetraro, sede naturale, non per motivi campanilistici, ma semplicemente perché questo ospedale ha tutti i crismi per essere, come era in passato, il cuore dell’emergenza/urgenza“, dichiara Leporini in una nota stampa.

“Lo è perché tra Tortora ed Amantea è baricentrico; lo è perché ha un accesso diretto dalla Ss18; lo è perché ha una superficie coperta enormemente più ampia dell’ospedale di Paola (50mila metri quadrati); lo è perché ha una superficie per l’elisoccorso sempre operativa, mentre quella dell’ospedale di Paola spesso non è fruibile per i violentissimi venti che sferzano la zona su cui sorge. Lo è per motivi di sicurezza per i pazienti operati che, negli spostamenti verticali, devono utilizzare lo stesso ascensore utilizzato da chi fa le pulizie”, spiega Leporini, contestando ogni aspetto tecnici dell’ormai noto decreto 64 elaborato a suo tempo dall’ingegnere Massimo Scura e dai suoi tecnici.

E, ancora Leporini parla di motivi di sicurezza “ulteriori e ben più gravi, se si pensa che il rapporto Barberi (ex responsabile della Protezione Civile Italiana) nel 2009 ha classificato quello di Paola come l’Ospedale a maggior rischio di crollo in caso di sisma di magnitudo medio alta, sorgendo a margine di una zona a massimo rischio idrogeologico (R4)”, denuncia Leporini, rafforzando un vecchio cavallo di battaglia dell’ex direttore dell’ospedale Spoke, il cetrarese Vincenzo Cesareo.

Se, dunque, “è intenzione del governo regionale operare questa scelta – aggiunge – io dico che dovremmo salutarla tutti come una scelta, non mirante a depotenziare la città di Paola, ma invece lungimirante e che persegue il bene comune nell’intero tirreno cosentino”.

Poi una stoccata all’ex consigliere regionale Graziano Di Natale: “Non si capisce davvero il motivo delle proteste dell’ex consigliere regionale Graziano di Natale, se non motivi di campanile appunto; l’ex consigliere di Natale dovrebbe sapere che lo stesso Barberi aveva indicato una analoga mappatura dei siti a rischio crollo in Abruzzo, in particolare a l’Aquila, e i crolli si sono puntualmente verificati con il sisma che colpì il centro abruzzese nel 200; dovrebbe sapere che l’Ospedale è una struttura di carattere strategico, che deve restare operativa e continuare a funzionare per il territorio anche dopo il verificarsi di violenti sisma”.

E, allora, conclude: “Si svesta l’ex consigliere di Natale dei panni di novello Masaniello, che non si addicono ad una persona seria quale è, e si lavori tutti insieme per costruire una Sanità di qualità sia a Paola che a Cetraro, nell’interesse di tutti.