COSENZA – C’è ancora un gran fermento in seno all’Azienda sanitaria provinciale cosentina, sia per il conferimento dell’incarico di superdelegato per i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza, sia per la selezione interna di direttore dell’unità operativa complessa “Gestione tecnico patrimoniale” e sia per l’attesa nomina del futuro direttore generale.
Ma andiamo con ordine.
Con l’atto deliberativo n. 455 del 6 marzo 2023, il commissario straordinario Antonio Graziano ha delegato l’ingegnere Antonio Capristo, facente funzione dell’unità operativa complessa Gestione Tecnico Patrimoniale, “ad assumere provvedimenti anche a valenza esterna inclusa la sottoscrizione anche con firma digitale di tutti gli atti le dichiarazioni gli ordini di attivazione i contratti necessari tra questa Asp e soggetti terzi e in generale di compiere tutte le attività necessarie utili o anche solo opportune, riguardanti l’organizzazione del servizio e la gestione di tutte le attività rientranti nella sfera di competenza dell’Uoc”.
Tempo addietro, infatti, il commissario straordinario Graziano aveva urgente necessità di nominare il direttore dell’uoc Gestione Tecnico Patrimoniale; nomina strategica per la gestione dei fondi del PNRR. Ed in virtù di ciò pubblicò l’avviso interno protocollo 2033 del 05.01.2023 (allegato). Attualmente, però, la procedura non è completata e l’incarico, ad interim, è stato assunto dall’ingegnere Antonio Capristo.
Per meglio chiarire fatti, circostanze e dinamiche delle vicende narrate, è opportuno ricordare che Carpristo è stato assunto presso l’Asp di Cosenza il primo marzo 2019 come dirigente di ruolo professionale. Per lui assumere l’incarico di direttore di questa prestigiosa struttura a soli tre anni nella dirigenza pubblica, a 64 anni di età, sarebbe un importante traguardo prima della pensione.
Noto alla stampa locale calabrese quale presunto braccio destro dei fratelli Gentile, fu proprio l’onorevole Pino Gentile che lo volle come dirigente, con incarico professionale, del settore Politiche della Casa ERP presso il dipartimento n. 9 Lavori Pubblici della Regione Calabria, quando il potente politico di Forza Italia era assessore regionale ai lavori pubblici.
L’on.le Pino Gentile e l’ing. Antonio Capristo, peraltro, sono balzati agli onori della cronaca calabrese in quanto rinviati a giudizio per l’acquisto della nuova sede dell’Aterp di Vibo Valentia che nel 2019 aveva portato anche al sequestro di beni per 800mila euro. Tra le richieste di rinvio a giudizio, oltre quella di Pino Gentile, indagato quale ex assessore regionale e quella dell’ing. Antonio Capristo, in qualità di dirigente del Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria, ha visto coinvolti l’allora direttore generale della Regione Calabria, l’ex commissario dell’Aterp di Vibo Valentia, il proprietario dell’immobile, l’ex direttore generale dell’Aterp. Tutti accusati, in concorso ed a vario titolo, di truffa aggravata, abuso d’ufficio, falsità ideologica e turbativa d’asta.
Ad ottobre 2022, com’è noto, da tale vicenda sia Gentile e sia Capristo ne sono usciti puliti, in quanto il gup del Tribunale di Vibo, Giorgia Ricotti, decise per loro e per altri dieci imputati il “non luogo a procedere” per intervenuta prescrizione.
Tale vicenda giudiziaria, tuttavia, aveva contribuito alla non candidabilità dell’on.le Gentile che aveva dovuto lanciare nell’agone politico regionale la figlia Katya, attuale consigliera regionale nelle fila di Forza Italia.
Ma andiamo avanti.
Altro papabile alla poltrona di direttore della prestigiosa unità operativa complessa, è l’ingegnere Gennaro Sosto, anche lui vincitore di concorso quale dirigente, proprio all’Asp di Cosenza, nel lontano 2019, primo in graduatoria ad un solo gradino sopra l’ing. Capristo.
L’Ing. Sosto anch’esso vicino alla famiglia Gentile, emigrato in Campania sotto l’ala protettrice del presidente della Regione Vincenzo De Luca, è stato nominato direttore generale dell’Asp di Salerno, forte di un curriculum di tutto rispetto che comprende anche incarichi professionali di direttore di uoc e direttore generale in Molise e Campania.
Dunque, ci si chiede: per l’incarico di direttore dell’uoc Gestione Tecnico Patrimoniale, il commissario straordinario dell’Asp cosentina, Antonio Graziano, chi sceglierà?
L’ing. Gennaro Sosto classe ’69 o l’ing. Capristo classe ’59?
L’ingegnere Sosto, eventualmente, rinuncerebbe al prestigioso e meglio retribuito incarico di capo dell’Asp di Salerno per accontentarsi di fare il dirigente e capo dell’uoc, sotto l’amico Graziano? E Capristo, dopo aver ottenuto la delega alla firma pari a quella del commissario straordinario Graziano, ambisce ancora a quella poltrona?
Non è ancora dato sapere, visto che tutto resta circoscritto al campo delle ipotesi. Anche se c’è una curiosa certezza: i protagonisti di queste vicende sono tutti rigorosamente compaesani, provenienti dall’ex Asl n. 3 di Rossano, dove hanno lavorato per anni insieme, gomito a gomito. Il Dr. Graziano, in particolare, è un ex assessore al bilancio del comune di Rossano con l’ambizione di arrivare al consiglio regionale della Calabria. Ex uomo forte del Pd, nelle ultime elezioni regionali avrebbe sostenuto il presidente Roberto Occhiuto e l’attuale consigliere regionale di F.I. Pierluigi Caputo (assieme a tutto il gruppo degli ex di Mario Oliverio), divenendo poi commissario dell’Asp e in attesa di essere nominato direttore generale.