Gara di bici in montagna

CORDENONS – Era in giro per i campi a “erbette”, la signora Graziella. Era in compagnia di un’amica, quando si è imbattuta in una gara di mountain bike con un risvolto inatteso, volgare: uno dei ciclisti nel superarla l’ha infattipalpeggiata sul seno (la vicenda è riportata dal Gazzettino). Pur colta di sorpresa, Graziella non si è persa d’animo: «Gli ho gridato dietro dandogli del deficiente», racconta questa signora che si dice nonna di 3 nipoti. Riflettendo sulla gravità dell’episodio, il giorno dopo Graziella si è recata dai carabinieri per segnalare l’accaduto.

LA TESTIMONIANZA
«Non una denuncia vera e propria, ma ho pensato che al posto mio poteva esserci una delle tante ragazzine che corrono o passeggiano». Allo stesso modo, da oggi chi organizza gare di questo tipo avrà un altro aspetto da controllare. L’episodio denunciato da Graziella è accaduto sabato, vigilia di Pasqua, sul circuito di mountain bike allestito vicino alla colonia fluviale, oltre il quartiere Pasch. Era in corso il 5° trofeo Al Viale – Memorial Lavaroni. Graziella e l’amica erano state avvisate dai commissari di gara che sul tragitto di circa 10 chilometri si stava svolgendo una corsa, con la raccomandazione che se avessero incrociato i corridori avrebbero dovuto accostare. «E così abbiamo fatto, distanti pochi metri l’una dall’altra». Graziella non si è lasciata intimorire dal brutto gesto, ma la sorpresa le ha impedito di raggiungere il corridore che se l’è filata via «Se l’avessi preso…». Ha fatto in tempo però a vederlo, almeno sommariamente: del soggetto ricorda una maglia nera, indossava il casco e gli occhiali, praticamente irriconoscibile «Ma dall’apparente età di 35-40 anni».

GLI ORGANIZZATORI
Eraldo Scipioni, responsabile provinciale e regionale della Acsi ciclismo che organizzava la gara ricostruisce il blitz del finto corridore: «Siamo sicuri che non si trattava di un atleta in gara. Lo avevamo notato al termine del primo giro: di fatto sembrava indossare un giubbotto nero e due paia di occhiali, uno calzato e l’altro sul casco, sembrava strano e soprattutto non portava il numero di gara. Ho avvisato i commissari lungo il percorso». Al secondo giro gli hanno pure corso dietro, ma senza successo: svanito nel nulla. Alla sera Scipioni ha raccolto tutte le foto scattate della corsa. «Credo di averlo individuato: lo si vede bene in faccia, se la signora Graziella vuole, avrà l’immagine per un’eventuale denuncia».

Sembra che l‘individuo durante il paio di giri che si è concesso nel corso della gara abbia un po’ dato di matto, ma per lo più solo pronunciando frasi come «ho sete, ho sete, datemi da bere», mentre avvicinandosi a Graziella avrebbe annunciato i suoi intenti affermando: «Bene bene, mi prendo un po’ di energia» e poi l’ha toccata. Un burlone? Non se tocca parti intime. «Siamo sicuri che non si tratta di un tesserato», afferma sconsolato Scipioni, dispiaciuto per la signora e per l’accaduto.

In rete invece Graziella mostra tutto il suo spirito e la saggezza rispondendo a chi le chiede se si sia sentita sotto choc «Alla mia età proprio no, ma se capitava ad una ragazzina». Tanta solidarietà per lei e male parole, giustamente, per un individuo che forse voleva essere goliardico, ma che certo allungando le mani su una donna in quel modo ha ampiamente oltrepassato il confine tra scherzo e molestie.