COSENZA – “Quanto accaduto è il frutto avvelenato della sufficienza con la quale si guarda alle questioni della sicurezza sui luoghi di lavoro”.
E’ qaunto sostengono in una nota le organizzazioni sindacali Flai Cgil Calabria (Caterina Vaiti), Flai Cgil Cosenza (Giovambattista Nicoletti) e Cgil Cosenza (Massimiliano Ianni) per la tragedia verificatasi ieri a Luzzi, dove un boscaiolo di 33 anni, Nicolia Zoizi, è deceduto schiacciato da un grosso albero (https://www.calabriainchieste.it/2023/04/12/boscaiolo-di-33-anni-muore-schiacciato-da-un-grosso-albero/).
“Continua inarrestabile la strage di lavoratori durante le attività di lavoro pericolose e con scarse o assenti protezioni, nonostante la legge imponga che la sicurezza venga garantita”, denuncia il sindacato.
“Ieri – ricorda – un giovane lavoratore, il trentatreenne boscaiolo Nicolia Zojzi, è stato travolto da un grosso albero mentre svolgeva il suo lavoro, nei boschi della Sila, in località “Conserve” del comune di Luzzi“.
“Il giovane, residente a San Giovanni in Fiore, era ben integrato nella comunità Sangiovannese che ora ne piange, amareggiata, la scomparsa“, afferma in una nota.
La Flai Cgil Calabria e di Cosenza e la Cgil di Cosenza e di San Giovanni in Fiore “esprimono la propria vicinanza: alla famiglia; agli amici e a tutta la comunità Sangiovannese che ancora una volta è costretta a piangere un proprio figlio deceduto mentre lavorava“.
“Quanto accaduto – denuncia ancora il sindacato – è il frutto avvelenato della sufficienza con la quale si guarda alle questioni della sicurezza sui luoghi di lavoro. Noi vogliamo esprimere la nostra rabbia per quanto accaduto e ci riteniamo impegnati nella lotta per la garanzia della salute e della vita sui luoghi di lavoro. Non faremo mancare il nostro impegno nella lotta per l’applicazione della normativa esistente e saremo vicini a tutti coloro che vorranno denunciare la mancanza di osservazione della normativa riguardante la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro”.