“Tutto quello che ha diviso GialloRossi e rossoblù – si legge in quarta di copertina – attraverso le storie inventate ad hoc pur di screditare l’avversario, i risultati più eclatanti, le vittorie e le delusioni (quasi sempre loro). Tutto ciò che ci ha fatto provare un brivido di emozione, quasi sempre di gioia, attraverso quella rivalità sana, fatta di prese in giro e contestualizzata in quei 90 minuti”, come precisa l’autore già nelle primissime battute introduttive del testo: “Vorrei innanzitutto precisare come è qui inteso il termine “odiare”, nell’accezione di “rivalità sportiva”, quella rivalità sana, fatta di sfottò, prese in giro e canzonature goliardiche, che nulla hanno a che vedere con episodi di violenza o guerriglia”. Il tifoso, quello vero, ride e gufa delle disgrazie altrui, prende in giro, ma non manca mai di rispetto.
In un libro la rivalità calcistica tra le tifoserie Cosentina e Catanzarese
“101 Motivi per “odiare” il coSenz’A e tifare Catanzaro”. La presentazione dell'opera scritta da Paolo Vaccaro si terrà nella sala consiliare di Sellia Marina
SELLIA MARINA (Cz) – Si terrà domani, sabato 15 aprile, alle ore 18:00 presso la sala consiliare del Comune di Sellia Marina, la presentazione del libro “101 motivi per odiare il coSenz’A e tifare Catanzaro”.
Ottavo di una collana dedicata agli sfottò nei derby, il libro scritto dal giornalista Paolo Vaccaro, ripercorre la storia dei due più importanti club calabresi, marcando le differenze attraverso le convinzioni più strambe, le leggende, i miti e le partite più significative, i ricordi sbiaditi e quelli più recenti, articoli di giornale e dal web, gestacci e offese, cori e striscioni.
Alla presentazione saranno presenti, oltre alle istituzioni e alla stampa locale, personaggi che hanno reso il derby più affascinante, soprattutto per quanto riguarda il tifo.
Tra questi Aldo Bagnato, storica mascotte del Catanzaro, Cristiano Binanti nelle vesti della Suora Catanzarese che ha “sfidato” Padre Fedele al “San Vito”, Manuel Rochira che per la fede del padre Michele tifa e segue ovunque il Catanzaro nonostante vivano in provincia di cosenza, e qualche altro intervento goliardicamente “a sorpresa”.
Il libro, di cui parte del ricavato verrà anche devoluto in beneficenza, ripercorre i derby emotivamente più importanti, ricordi recenti e memorie apprese attraverso libri, quotidiani, internet, cori, testimonianze, cronache storiche e aneddoti.
“Un libro che è una storia, soprattutto emotiva – sottolinea l’autore – Si parla del Catanzaro e dei suoi tifosi, perché non esiste un’altra città che si riflette nel calcio e viceversa. Non si tratta di campanilismo, ma di una travolgente passione che attira migliaia di persone allo stadio, rendendo quella del Catanzaro una delle tifoserie più appassionate e autentiche”.
“Ecco allora che questo libro è soprattutto la testimonianza di un amore viscerale per la propria terra e per i colori della propria città. Perché ci sono fatti che meritano di essere ricordati e tramandati. C’è quello che noi Catanzaresi abbiamo sentito dentro, ciò per cui abbiamo pianto e ciò per cui abbiamo gioito. Tutto ciò che ci ha fatto provare un brivido di emozione, che sia rabbia oppure gioia o orgoglio”, conclude l’autore.
Il calcio oggi è un business per fare soldi, le partite l’occasione per prendersi a pugni, lo stadio luogo dove fare propaganda politica: questo libro, 101 motivi per odiare il coSenz’A e tifare Catanzaro, è stato scritto invece per ricordare che l’opposto di tutto ciò, pur restando fedeli alle proprie convinzioni calcistiche, è ancora possibile.
Il calcio torna qui a essere quel gioco che può essere praticato con un pallone fatto di stracci, le partite un modo per socializzare e fare nuove amicizie e l’unico partito al quale non si negherà mai l’appartenenza è la maglia GialloRossa. E allora, riprendiamoci i sentimenti positivi e non facciamoci togliere il sano gusto di prendere in giro i nostri rivali di sempre.