AMANTEA – L’assessore Salvatore John Campanella ha voluto fornire delle «delucidazioni sull’argomento Forum delle associazioni, giusto per rimarcare il concetto». Ciò a seguito della confusione venutasi a creare dalla domanda pubblica sul sito istituzionale del Comune di Amantea per l’iscrizione al forum in questione. E, anche, per sottolineare che il Comune non concederà più il patrocinio gratuito ad associazione abusive o comitati inesistenti.
Veniamo al punto: «Le associazioni non sono obbligate ad iscriversi, ma quelle che si iscriveranno dimostrandone le caratteristiche richieste, avranno il diritto ed il privilegio ad avere la priorità sugli svolgimenti delle manifestazioni, salvo giorni e date già opzionati dal Comune».
Per intenderci «non più patrocini gratuiti a chi con evidenti scopi di lucro, utilizza e strumentalizza i beni della collettività. Vi rammentiamo che i beni del comune quali palco, gruppi elettrogeni, sedie, suolo pubblico, operai del manutentivo e mezzi comunali, sono beni di tutti i cittadini di Amantea, quindi è inconcepibile, che chiunque possa organizzare qualsiasi evento, ed incassare denaro in maniera facile e sotto le mentite spoglie di associazione abusiva e/o comitato inesistente, e che possa indiscriminatamente utilizzare risorse della cittadinanza a proprio piacimento».
E, ancora: «I cittadini semplici o altri tipi di associazioni che vogliono organizzare in maniera autonoma altri eventi lo potranno fare comunque, come sempre, ed avranno anch’essi la possibilità di richiedere le autorizzazioni necessarie, per ottenere sia il patrocinio gratuito oppure quello oneroso».
Per concludere «le associazioni che sono in regola con le iscrizioni e gli statuti, avranno l’autorizzazione sempre e solo sotto approvazione dell’amministrazione comunale. Questo per chiarire a qualche bontempone che già in maniera poco opportuna ha girato a suo piacimento la versione dei fatti.…per qualsiasi informazione scaricate il regolamento dal sito…che l’estate abbia inizio sotto il segno della lungimiranza e non della contestazione facile, gratuita e senza apporto di comune senso civico»
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