REDAZIONE – “Le continue uscite di lavoratori non sufficientemente e celermente compensate con ingresso di nuovo personale, stanno mettendo in serio pericolo la tenuta dei servizi postali nella regione”
Il Sindacato Lavoratori Postali Slp Cisl della Calabria esprime forte preoccupazione per la grave carenza di personale applicato negli uffici, nei centri di recapito e nelle posizioni di staff.
“Più volte abbiamo segnalato le difficoltà operative causate da un non adeguato dimensionamento del personale in servizio”, scrive in una nota il segretario regionale del Slp Cisl Calabria, Bruna Breveglieri, “ma ora le continue uscite di lavoratori a vario titolo, purtroppo non sufficientemente e celermente compensate con ingresso di nuovo personale, stanno mettendo in serio pericolo la tenuta dei servizi postali nella regione”.
“Negli uffici postali, alcuni ancora inspiegabilmente chiusi o razionalizzati causa “covid”, assistiamo a continui e quotidiani distacchi di lavoratori da un ufficio all’altro per riuscire a garantirne le aperture, con conseguente aggravio di spesa per trasferte e missioni, che in alcuni territori non vengono pagate dallo scorso anno”, denuncia Breveglieri.
E aggiunge: “Anche nei centri di recapito le cose non vanno meglio. La carenza di personale genera importanti disservizi ed un continuo ricorso ad assunzione di personale CTD a copertura di carenze oramai strutturali. Gli accordi di copertura delle zone sottoscritti a livello nazionale vengono, di fatto disattesi, con aggravio dei carichi di lavoro individuali”.
Ma non è tutto. “La carenza di personale staff operante in diverse e nevralgiche funzioni aziendali (risorse umane, punti amministrativi, affari legali, sistemisti informatici, solo per citarne alcune) – incalza l’esponente sindacale – sta generando molteplici problematiche derivanti dal sovraccarico di lavoro cui sono sottoposti i colleghi, come ad esempio ritardi nel pagamento di competenze straordinarie o missioni, sistemisti informatici con carichi di lavoro di oltre 120 uffici ed orari di lavoro puntualmente disattesi, con colleghi che per riuscire a stare al passo con i carichi di lavoro assegnati, si trovano a svolgere attività lavorativa anche durante il sabato e la domenica”.
Una situazione divenuta oramai insostenibile.
“Se ancora vi è tenuta dei servizi postali in Calabria – spiega il sindacato – questo lo si deve all’enorme senso di responsabilità dei lavoratori, quotidianamente chiamati a sopperire a tali carenze”.
Breveglieri conclude: “Auspichiamo che, nel più breve tempo possibile, l’Azienda provveda a sanare questa drammatica situazione attraverso l’attivazione di un congruo numero di Politiche Attive al fine di garantire un adeguato presidio dei servizi e di eliminare tutte le problematiche sopra denunciate, per garantire dignità ai lavoratori ed ai fruitori dei nostri servizi, i cittadini calabresi”.