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Università di Catanzaro, corso di laurea in lingue: “Il Rettore dica che fine ha fatto”

Vincenzo Capellupo, consigliere comunale del capoluogo, chiede lumi al Rettore

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L'università di Catanzaro

CATANZARO – «Nel mese di febbraio del 2021, all’indomani della sottoscrizione dell’accordo che avrebbe dato avvio al corso di laurea interateneo in medicina e tecnologie digitali all’Unical, veniva annunciata dall’amministrazione comunale dell’epoca, l’apertura a Catanzaro di un corso di laurea in lingue in sinergia con l’ateneo cosentino.

In particolare, si sosteneva che il nuovo corso di laurea avrebbe trovato la propria sede nel centro storico del capoluogo e sarebbe stato incentrato sullo studio del cinese e dell’arabo, lingue oramai di fondamentale importanza per gli scambi economici e culturali.

Nel successivo mese di ottobre del 2021 il rettore Giovambattista De Sarro assicurava che a novembre dello stesso anno sarebbe stato concluso il procedimento amministrativo che avrebbe consentito l’avvio immediato del corso in lingue a Catanzaro in collaborazione con Unica».

Lo afferma in una nota Vincenzo Capellupo, consigliere comunale del capoluogo.

«A distanza di un anno e mezzo, però, dalle rassicurazioni del rettore non si hanno notizie circa l’inizio di questi corsi nella nostra città, sulla sede e sul reclutamento dei docenti. Sulla questione è sceso un assoluto silenzio che purtroppo non lascia presagire, considerando il recente passato, un esito positivo.

Al contrario, nella vicina Cosenza, in questo anno e mezzo, oltre al corso interateneo in medicina e tecnologie digitali promosso in collaborazione con l’ateneo “Magna Grecia”, è stato annunciato l’avvio, a partire dal prossimo anno accademico, di un corso autonomo in medicina e chirurgia e la stessa università. Dunque, alla fine ad Arcavacata coesisteranno ben due corsi di medicina, che indubbiamente porteranno ad un depotenziamento della storica facoltà di medicina di Catanzaro con l’università Magna Grecia che al contempo non è riuscita ad avviare nemmeno l’annunciato corso in lingue.

A questo punto – conclude Capelluto – chiedo al rettore De Sarro, dopo gli annunci che hanno creato aspettative, notizie sul procedimento amministrativo per l’avvio del nuovo corso di laurea nella nostra città. E vorrei esortarlo ad una maggiore incisività e determinazione nella tutela di quella che dovrebbe essere anche la sua Università».